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Bhutan


Cultura

Religione

Ogni aspetto della vita del Paese è guidato dai precetti del buddhismo Drukpa Kagyu, che si basa sui fondamenti del buddismo tantrico Mahayana: le feste sono manifestazioni di una fede nazionale e l'arte, la danza, il teatro e la musica bhutanesi trovano le loro radici profonde proprio nel buddhismo.

Nei territori meridionali, la fede dominante è invece l’induismo.

Lingua

In Bhutan si parlano diciannove dialetti oltre allo dzongkha, la lingua nazionale. L'inglese è la seconda lingua. In alcuni distretti meridionali si parla il nepalese

Etnie

Ci sono tre gruppi etnici principali:

  1. il gruppo Sharchop (concentrato soprattutto nella parte orientale)
  2. il gruppo Ngalop (area occidentale)
  3. le popolazioni di origine nepalese, chiamate Lotshampa

Oggi le divisioni etniche stanno progressivamente scomparendo a causa dell'aumento dei matrimoni interetnici e delle migrazioni.

Architettura

Fra gli esempi più belli dell'architettura bhutanese ricordiamo gli dzong, edifici simili ai castelli, con le mura digradanti, con le linee classiche, gli ampi cortili e le meravigliose sale. Gli dzong, collocati in posizioni dominanti in cima alle colline o alla confluenza di fiumi, ospitano grandi monasteri e rappresentano anche il centro amministrativo dei distretti di appartenenza. Tra gli edifici più comuni dell’architettura locale spiccano i piccoli templi costruiti per ospitare reliquie sacre, chiamate "chorten" o "stupa".

Letteratura

L'unica autrice bhutanese nota internazionalmente e tradotta in italiano è Choden Kunzang, prima scrittrice donna  del Paese: Il suo romanzo autobiografico The Circle of Karma è stato tradotto in italiano nel 2009 con il titolo Il viaggio di Tsomo.

Cucina

La cucina buthanese è spesso caratterizzata dal sapore piccante: il piatto nazionale per antonomasia è l’ema datse, realizzato con grossi peperoncini in salsa di formaggio. Il riso bianco è molto diffuso, ma i buthanesi amano particolarmente il tipo di riso rosso locale. Nelle zone ad altitudine più elevata si coltiva e si consuma prevalentemente il grano. Sono inoltre diffusi diversi piatti di origine tibetana come il thukp (pasta in brodo) e  i momo (polpette di pasta bollita servite con carne o verdura). Nelle zone selvagge è molto diffuso il grasso di maiale, apprezzato dalla popolazione locale per via del suo alto contenuto energetico, solitamente risulta invece poco appetitoso ai turisti per via del suo sapore particolarmente acre.