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Georgia


Storia

Il territorio dell'odierna Georgia è abitato con continuità dalla prima Età della Pietra. Durante il I millennio a.C. il territorio era occupato ad occidente, sul Mar Nero, dalla Colchide, la mitica terra del vello d'oro e, ad oriente, dall'Iberia.
La prima menzione scritta delle tribù proto-georgiane risale al XII secolo a.C., mentre il primo regno unificato risale al IV secolo a.C.

Nel 337 d.C. il Cristianesimo fu dichiarato religione di stato; la chiesa georgiana si rese autonoma dal patriarcato di Antiochia, già nel V secolo. Nei secoli successivi la Georgia, suddivisasi in vari staterelli, venne sottoposta a ripetute invasioni rivali della Persia e della Turchia ottomana.

Il 12 settembre 1801 l'impero russo annesse la Georgia orientale e nel 1810 gli ultimi territori georgiani indipendenti, con la conseguente abolizione del patriarcato e dell'autocefalia della chiesa nel 1811. Nel 1878 tutti gli attuali territori georgiani erano ormai parte dell'Impero russo. 

Il 25 febbraio 1921 truppe sovietiche guidate dal georgiano Stalin diedero fine alla Repubblica, incorporando la Georgia all'Unione Sovietica nel 1922. Inizialmente, il Paese fece parte della Repubblica socialista sovietica federativa transcaucasica, mentre dal 1936 divenne autonoma come Repubblica socialista sovietica georgiana.

In seguito alla perestrojka, il 28 ottobre 1990 le prime elezioni libere del Soviet nazionale furono vinte dallo schieramento nazionalista. Con l'indipendenza, si svilupparono conflitti separatisti nelle regioni dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud, autoproclamatesi indipendenti.

Nel 2004 la Rivoluzione delle Rose ha visto salire al potere il presidente Mikheil Saakašvili, provocando al contempo un ulteriore allontanamento politico da Mosca. Nell'agosto del 2008 nuovi scontri in Ossezia del Sud sono sfociati nell'avanzata delle forze georgiane nella regione e nella reazione russa con il bombardamento del porto di Poti, un importante centro strategico per la distribuzione di carburante nel Mar Nero e la cacciata degli attaccanti.

La Georgia ha proclamato la mobilitazione generale, dichiarando lo stato di guerra. Un accordo preliminare sul cessate il fuoco è stato firmato da Georgia e Russia il 15 agosto 2008.