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Malta


Storia

Le prime civiltà risalgono al 5200 a.C., e tra il 3200 e il 2000 Malta visse un’intesa  fase di costruzione di templi megalitici legati probabilmente al culto della Dea Madre.
Intorno al 1000 a.C. arrivarono i Fenici che colonizzarono l’isola di Malta utilizzandola come avamposto per i loro commerci nel Mar Mediterraneo.
Nel 736 a.C. furono i Greci ad occupare l’Isola, adottando un regime democratico come ad Atene. Negli anni successivi fu un susseguirsi di nuove popolazioni che si insediarono nell’Isola tra cui i Cartaginesi ed i Romani nel 218 a.C.
Negli anni ’60 d.C., l’isola venne visitata anche da San Paolo che attraccò nella St. Paul Bay di oggi, e come in tutti i territori conquistati dai romani si diffuse il cristianesimo.  Come era loro consuetudine  costruirono ponti, strade, acquedotti, città e terme che ancora oggi si possono visitare molte rovine di quell’epoca romana.
 
Alcune incursioni barbariche costrinsero i romani ad abbandonare l’Isola, il dominio di Malta successivamente finì sotto l’Impero Romano d’Oriente ovvero i Bizantini, che però, nonostante la loro strenua difesa, dovettero arrendersi alle forze degli Arabi.
Con il loro arrivo vennero introdotti nuovi metodi di coltivazione, sistemi di irrigazione e la loro lingua araba, che la maggior parte della popolazione utilizzò come lingua madre.
Crearono anche la loro capitale, Mdina, formata da tante piccole case bianche che ancora oggi ne caratterizzano il paesaggio dell’isola. La dominazione araba durò per circa due secoli, dall’870 al 1090 d.C.
 
Dopo la profonda crisi dei califfati musulmani, altre dominazioni si succedettero sull’isola. I primi furono i Normanni, seguiti dagli Svevi, poi i Francesi ed infine gli Spagnoli, i quali dominarono Malta per un lungo periodo rispetto alle altre dominazioni.
I Cavalieri di San Giovanni cacciati dall’isola di Rodi dalla potenza dell’Impero Ottomano di Solimano il Magnifico, si trovarono a vagare senza una patria.  Dopo alcuni anni di trattative, Carlo V re di Spagna, decise di offrire gratuitamente l’isola di Malta ai Cavalieri.
Arrivati a Malta, trovarono un isola a loro inadeguata, povera e insicura, ma iniziarono fin da subito a creare nuovi insediamenti e rafforzare le loro difese su tutta l’isola.
Nel maggio del 1565 la nuova flotta di Solimano (più di 20.000 saraceni) era pronta ad attaccare l’Isola. I Cavalieri di San Giovanni essendo i soli 600 uomini più 9000 civili, non avrebbero mai potuto resistere all’assedio turco. Dal momento in cui i turchi riuscirono ad impadronirsi del Forte Sant’Elmo arrivarono i soccorsi del viceré di Sicilia, che riuscirono a respingere l’attacco turco, costringendoli ad una ritirata.
 
Con lo spostamento dei traffici commerciali nel Mar Mediterraneo e per la Rivoluzione Francese, dopo la seconda metà del Settecento, Malta iniziò la sua fase di declino favorita anche dalle alte tasse imposte dai Cavalieri, generando a loro volta una situazione di malcontento tra gli abitanti dell’isola.
 
L’arrivo di Napoleone a Malta definì la fine del dominio dei Cavalieri. Napoleone sulla via della campagna d’Egitto nel 1798 sbarcò a Malta, e chiese di poter attraccare nel Porto Grande per fare rifornimento, ma la richiesta venne respinta.   
Napoleone reagì con lo sbarco del suo esercito effettuando un attacco quasi indolore, e vennero confiscate enormi quantità di oro e argento del tesoro dei Cavalieri.
Infine partì per l’Egitto lasciando un presidio di circa 4.000 soldati nell’Isola di Malta. I francesi occupanti erano odiatissimi dalla popolazione, in particolare per la loro antipatia nei confronti della religione.
I maltesi si ribellarono chiedendo aiuto al re di Napoli e agli inglesi, e nel 1800 i francesi ormai asserragliati nelle loro fortificazioni a Valletta, furono costretti ad arrendersi.
Così l’isola passò in mano agli inglesi, ben visti dalla popolazione  dopo gli eccessi fiscali dei Cavalieri e Francesi. Nel 1815 il Congresso di Vienna,  stabiliva definitivamente la presenza inglese sull’Isola.
La loro sovranità sull’isola durò circa 160 anni, gli inglesi fecero di Malta uno scalo di grande importanza nel Mediterraneo, introdussero nuove colture, e cercarono di ottimizzare le attività rurali.
 
Data la sua posizione strategica, l’isola costituiva una base di vitale importanza per gli Alleati.
Difatti l’aviazione italiana l’aveva presa di mira fin dall’entrata in guerra nel giungo del 1940.
Gli attacchi aerei da parte di Mussolini si intensificarono fino al ’42 riducendo Malta allo stremo, ma nonostante  avessero ricevuto il doppio degli attacchi rispetto a Londra, l’isola resisteva.
Qualche mese dopo arrivarono finalmente gli aiuti via mare dalla Gran Bretagna, ma comunque dovettero pagare un caro prezzo con circa 1.600 morti e oltre 30.000 edifici distrutti.
Nel ’42 Churchill, concesse al popolo la maggiore onorificenza britannica, con la Croce di San Giorgio.
 
Nel 1964, dopo un breve periodo di instabilità politica, Malta ottenne l’indipendenza dagli inglesi ma sempre nell’ambito del Commonwealth.
E nel 1974, dopo dieci anni di revisione completa della Costituzione, nasce la prima Repubblica di Malta con il Presidente a capo dello Stato.
L’isola entrò a far parte dell’Unione Europea nel 2003, ed è lo Stato più piccolo a livello di dimensioni dell’UE.