Mongolia
Cultura
I Mongoli sono un popolo nomade, guerriero ed equestre. La libertà di spostarsi con le greggi, l’immutabilità dell’ambiente circostante, il delicato rapporto con la terra e le sue risorse e la lotta aspra contro i lupi sono gli elementi che hanno forgiato il carattere di questa popolazione, rendendola umile, capace di adattarsi, dallo spirito libero e l'umore allegro, tenace e indomabili, proprio come i lupi, suoi eterni rivali. L’infinito corridoio dell’Asia centrale genera un avvicendamento e una promiscuità di popoli nomadi, creando un caleidoscopio di etnie e di sfumature antropologiche. Culture nomadi allo stato puro, che conservano con ostinazione le proprie tradizioni millenarie.
I Mongoli sono un popolo di sciamani e di mistici: il territorio mongolo è punteggiato dagli ovoo, altari di pietra e rami che segnano, secondo antiche mappe esoteriche, la presenza degli spiriti. Si crede che presso gli ovoo si riuniscano gli Spiriti della natura. I pastori nomadi invocano la protezione di queste potenze col dono di un sasso, di piccoli oggetti, denaro, sigarette o altro. Dallo sciamanesimo, si passa al buddhismo tantrico tibetano (o lamaismo). La preferenza mongola per il lamaismo è sicuramente determinata dalle componenti esoteriche e magiche del lamaismo stesso, che trovò un punto di contatto con lo sciamanesimo e con la figura dello sciamano, visto come stregone a cui affidarsi per la risoluzione di problemi di varia natura.