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Nepal


Cultura

 

Usi e costumi

La grande abilità nella scultura del legno, nella tessitura, nella lavorazione delle ceramiche e nell'arte del manufatto in generale sono pregi dell’etnia Newa la cui arte ora è conosciuta in tutta l'Asia. 

La danza è parte importante nelle feste religiose e nella cultura popolare e vengono eseguite durante le feste nelle piazze delle città. Famose sono quelle delle maschere e della pioggia, quelle degli sciamani per allontanare gli spiriti maligni, la danza Damfu dell’amore, seguite da tantissimi altri ballo locali. Le danze buddhiste si dividono invece strettamente tra quelle di stampo religioso e quelle dedicate al solo divertimento. Il teatro, anch’esso legato molto alla religione, usa la danza e il racconto religioso come forma di spettacolo. Attualmente il teatro spesso viene usato per trasmettere messaggi politici e di attualità  attraverso esibizioni sulle strade e piazze dei paesi. La musica tradizionale è molto complessa e usa oltre cento strumenti diversi, mentre quella popolare è molto semplice e serve per il divertimento e le occasioni sociali, Gruppi di musicisti attraversano il paese per suonare ai vari "Mela" (feste).

Religione

L'induismo è sicuramente la religione più diffusa in Nepal con una percentuale dell’ 80-85% della popolazione. L'induismo ammette le caste, che in Nepal sono considerate meno rigide che in India. I matrimoni fra caste diverse non sono impossibili, e la tolleranza è un fattore importante. L'induismo considera anche Gesù e Buddha come divinità, eliminando così la possibilità di eventuali scontri religiosi. Nonostante le diversità al loro interno, gli indù hanno una linea invisibile di base che li unisce, dallo Sri Lanka al Nepal, nei riti e nelle più importanti festività. Una forma molto particolare è il sistema dei Newar: possono essere sia indù che buddisti e spesso sono il ponte di unione fra le due religioni, come per la scelta delle Kumari (le divinità viventi nella valle di Kathmandu e  incarnazioni della dea Taleju) che vengono scelte dai Shakya, i gioiellieri Newar. 

Il Lamaismo o Buddismo tibetano si fonda sugli insegnamenti di Gautama Buddha, nato a Lumbini nel Terai, vicino alla frontiera con l’India, ed è considerato minore fra le singole scuole di filosofia buddhista, anche se quasi tutte le scuole  riconoscono il Dalai Lama come autorità suprema insieme al Pantschen Lama. Il Lamaismo è in pratica la fusione fra il buddismo e la religione Bon che era la l’antica religione dei popoli tibetani. 

Il Bön è la religione tibetana pre-buddista, che adora gli spiriti della terra e dell'aria e in cui mediatori o sciamani entrano in trance per collegare divinità, spiriti e uomini È  praticato nel Nepal nordoccidentale (Mustang, Dolpa, Humla, Mugu ecc.). 

I jankhri sono sciamani che svolgono un ruolo molto importante nella vita rurale del Nepal. Sono maghi, dottori, guaritori e capaci di unirsi in trance con il mondo invisibile. Sono rispettati e spesso svolgono importanti incarichi per la gente comune. 

I musulmani vivono soprattutto nel Terai e nella valle di Kathmandu, dove da centinaia di anni formano le comunità di commercianti. Sono circa il 2% della popolazione, ed hanno una grossa influenza politica  nel sud del paese. 

I cristiani, invece, sono una piccola minoranza.

Popolazione

I nepali si suddividono in tante etnie - oltre 30 stimate - con 35 lingue o dialetti ben distinguibili. Si può però dividerli in due gruppi principalo: quello indoariana  e quello tibeto-burmese. Fra tutte queste etnie diverse esistono altrettanti diversi modi di vita sociale e culturale. Non è possibile quindi  dire che esiste un’unica etnia nepalese, bensì tanti popoli diversi uniti in uno stesso Stato. I gruppi indoariani sono prevalentemente di religione indù e si trovano nella zona sud del Nepal, il Terai, ai Mahabharat Lekhs. Le caste alte, cioè i Chetri e i Bramini costituiscono la maggior forza e potere politico del paese. Tra le case regnanti i Malla e i Newar sono quelle che più hanno avuto influenza tra i popoli abitanti del Nepal e hanno lasciato come eredità  una grossa impronta di cultura e arte nella valle di Kathmandu, creando palazzi e templi, piazze e fontane di incredibile ricchezza artistica. Le popolazioni di ceppo tibeto-burmese abitano l'alto Himalaya fino a 4mila metri e d'estate oltre i 5mila metri. Famosi in tutto il mondo sono gli Sherpa, abitanti del Khumbu, che accompagnano spedizioni alpinistiche sulle vette e spesso sono veri e propri scalatori per eccellenza, tanto che si dice, che maggior parte delle spedizioni senza Sherpa non raggiungerebbero le cime. Gli Sherpa possono convivere senza sposarsi, impossibile fra indù tradizionali.