Nuova Caledonia
Storia
Durante la prima metà del XIX secolo, l'isola fu contesa da Gran Bretagna e Francia per poi diventare possedimento francese nel 1853. A partire dal 1864, per quaranta anni, servì da colonia penale.
A causa del declino della popolazione e dell'immigrazione sotto il dominio francese, la popolazione indigena Melanesiana, la comunità Kanak, è ora una minoranza. Il resto della popolazione è composto dai caldoches, discendenti dei deportati francesi, e da una piccola minoranza est-asiatica.
Della Nuova Caledonia fanno parte anche le Isole Loyauté (Marè, Lifou, Ouvea, Tiga, Mouli e Faiava) e l'Isola dei Pini.
Nel 1985 ebbe inizio la rivendicazione dell'indipendenza da parte del Front de Liberation Nationale Kanak Socialiste, che chiedeva la creazione di uno stato, chiamato Kanaky. L'agitazione portò a una crescita dell'autonomia con gli Accordi di Matignon del 1988 e l'Accordo di Noumea del 1998. Nel novembre 2018, il referendum sull'indipendenza - a cui ha partecupato l'81% degli aventi diritto - ha visto vincere il fronte del "no": il 56,4% degli elettori ha espresso la preferenza di rimanere parte dello Stato francese.