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Senegal


Cultura

ARTE
Grazie all’intervento del presidente Senghor, che organizzò il primo “festival des arts negres “ il Senegal ha sempre favorito l’arte e la cultura. Ogni due anni a Dakar si tiene la biennale d’arte contemporanea, un appuntamento importante della creatività contemporanea africana. Dakar ospita più di 90 artisti che espongono le loro opere. Lo scopo della manifestazione è promuovere e consolidare la presenza di artisti africani nel panorama internazionale dell’arte. Visitare il sito www.dakart.org per maggiori informazioni.

Parecchi musei, centri culturali e gallerie d’arte ospitano opere di pittori e scultori; tipicamente senegalese è la pittura “ sous verre “ su vetro.



MUSICA E DANZA
La musica e la danza sono sempre presenti nella vita quotidiana senegalese. La base di tutta la musica senegalese è tradizionale; tante occasioni sono pretesti per ballare e suonare: battesimi, matrimoni, feste per il raccolto e avvenimenti sportivi. Solitamente in queste occasioni un gruppo di percussionisti si posiziona all’esterno e comincia a suonare. I bambini più piccoli si siedono a cerchio di fronte a loro. Dietro ci sono le donne sedute o in piedi, dietro ancora gli uomini. Le donne e i bambini ballano e tengono il tempo battendo le mani. Solitamente viene data un mancia ai danzatori più bravi. Anche i griot di famiglia intervengono a queste feste cantando le lodi dei padroni di casa.

Ogni gruppo etnico utilizza strumenti tipici: i più famosi sono: il sabar, il doun doun, il djembe, la kora e il tamà. La danza è parte integrante della cultura senegalese e a Dakar esiste il Teatro Nazionale Daniel Sorano, il cui scopo primario è di condurre delle ricerche sulle forme tradizionali di musica e danza in modo da ripresentare a un pubblico moderno. Oggi la compagnia del Teatro Sorano partecipa a tutte le più importanti manifestazioni internazionali.

M’balax è il ritmo senegalese più conosciuto all’estero. Diversi cantanti hanno saputo unire strumenti tradizionali senegalesi a moderni europei e sono riusciti ad esportare e far apprezzare la musica senegalese al di fuori del continente africano: Youssou N'Dour, Ismael Lo, Baba Maal, Toure Kunda e les Freres Guissè. Esiste in Senegal anche la salsa m’balax che mescola musica di cuba e del Senegal; famoso è il gruppo Africando. Sta avendo parecchio successo fra i giovani anche il rap m’balax, famosi sono i positive Black soul Darradj e bamba J Fall.


CUCINA
La cucina senegalese è varia, riso, pesce, verdure. Il piatto principale della cucina senegalese è il cheb-ou-jen , riso con pesce. Molto sentita in Senegal è l’ospitalità che si riflette nel modo di cucinare e di offrire i piatti. Le portate sono molto abbondanti nel caso ci siano degli ospiti.

Il cibo viene servito su un largo vassoio, con il riso sotto e le verdure in alto, dando molta importanza a come si presenta. Si posa il vassoio su una stuoia sul pavimento e la famiglia si siede tutt’intorno. Di solito si mangia con la mano destra, così viene passata una bacinella d’acqua prima e dopo il pasto per lavarsi le mani. Con le dita si raccoglie un po’ di riso, lo si appallottola e lo si porta in bocca. Agli ospiti europei solitamente viene offerto un cucchiaio. Il pesce, la carne e le verdure vengono spezzettati dalla padrona di casa e posti davanti ai commensali, perché non è buona educazione allungarsi per prenderli.

Dopo i pasti si prende il tè senegalese. Un giovane della famiglia scalda una miscela di tè verde, menta fresca e acqua in una teiera di metallo sulla carbonella. L’infuso viene versato dalla teiera nel bicchiere partendo da molto in alto, in modo che lo zucchero si sciolga e formi una schiuma in superficie. Questa operazione si ripete tre volte, il tè è forte e amaro, la seconda un po’ più dolce, la terza ancora più dolce e con intenso sapore di menta.