Senegal
Storia
L'epoca protostorica segna la comparsa dei metalli nella vallata del Senegal, con depositi contenenti antichi forni da fusione con i loro camini, e tombe a tumulo.
Nel centro del paese e nel Gambia, si trova un insieme di circoli megalitici. Lo stesso tipo di allineamenti si trova nel nordest della Repubblica Centrafricana.
La formazione dei primi regni conosciuti si registra a partire dal VII secolo, in particolare il Jolof, che avrebbe avuto lontane parentele con l'Impero del Ghana, suo vicino orientale.
L'Islam, religione oggi dominante nel Senegal, a cui appartiene più del 90% della popolazione, arrivò nell'XI secolo, ma si impose solo tra i peul a est, e tra i toucouleur a nord, lungo il fiume Senegal. Il resto del Senegal rimase animista sino al 1800.
Il primo insediamento stabile di europei, in specie portoghesi, fu sull'isola di Gorée di fronte a Dakar, nel 1500: qui i portoghesi potevano comprare dal popolo dei Wolof, l'etnia attualmente dominante in Senegal, gli schiavi che gli stessi Wolof avevano rapito o comprato più all'interno.
Gorée divenne quindi olandese, continuando pacificamente i suoi commerci coi Wolof, sinché non fu acquistata dai Francesi.
Nel 1659 divenne francese, e questi fondarono la città di Saint-Louis che diventò la prima capitale del Senegal e successivamente capitale dell'Africa Occidentale Francese (AOF).
Nel 1981 Senghor si ritirò dalla vita politica del paese e la presidenza passò al suo successore Abdou Diouf. Un nuovo tentativo di federazione, stavolta con il Gambia, ebbe luogo nel 1982 senza entrare mai veramente in vigore; la federazione stessa si dissolse nel 1989.
Negli anni '90 Diouf si impegnò per riportare il paese ad una vita democratica: nelle elezioni presidenziali del 2000 il leader dell'opposizione Abdoulaye Wade riuscì a sconfiggere Diouf; nel 2007 Wade fu riconfermato dal popolo senegalese alla presidenza.
Il 4 aprile 2010, per celebrare il cinquantenario dell'indipendenza del Senegal, è stato inaugurato a Dakar un grande monumento dedicato al Rinascimento africano, alto 49 metri, oggetto di numerose polemiche per il suo costo pari a 18 milioni di euro.