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Uganda


Storia

 

Storia pre-coloniale

La più antica etnia insediata sul territorio dell'attuale Uganda è quella Twa. Circa 2000 anni fa nell'area si insediarono popolazioni di Bantu che scacciarono i Twa ma furono a loro volta incalzati da etnie nilotiche provenienti da settentrione e costituite da popolazioni nomadi di allevatori. A partire dal XV secolo e prevalentemente nell'area meridionale, si formarono dei regni, il più noto dei quali è quello di Buganda; gli altri regni erano quelli di Ankole, Bunyoro e Toro. Nel XIX secolo gli arabi, attratti dal commercio di avorio e schiavi, formarono una fitta rete di avamposti commerciali sia nell'area dell'Africa orientale sia in quella dei Grandi Laghi; di conseguenza in alcune regioni prese piede la religione islamica mentre in altre rimasero prevalenti le religioni originarie.

Epoca coloniale e gli inizi dell'indipendenza

Intorno al 1860 gli esploratori britannici John Hanning Speke e James Augustus Grant scoprirono le sorgenti del Nilo; nello stesso periodo iniziò la colonizzazione europea dell'Africa orientale. I primi a insediarsi nella regione furono i missionari protestanti nel 1877, seguiti dai cattolici nel 1879, che in tempi molto brevi riuscirono a convertire diversi gruppi di popolazione. Nel 1888 il paese fu posto sotto il controllo della Compagnia britannica dell'Africa Orientale, per poi divenire protettorato britannico nel 1894. Nel 1962 ottenne anno dell'indipendenza. In epoca coloniale nel sud del paese si coltivavano cotone, cacao, gomma e caffè; per trasportare le merci venne costruita la ferrovia dell'Uganda che univa Mombasa a Kampala via Nairobi. Le popolazioni settentrionali (acholi e langi) furono invece perlopiù assorbite nell'esercito. Negli anni Cinquanta iniziò un processo di democratizzazione del Paese, nacquero i partiti politici e il congresso.  Nel 1962, anno dell’indipendenza, la costituzione prevedeva un sistema semi-federale, con cui era concesso sufficiente spazio alle élite politiche tradizionali. Il delicato equilibrio tra il re del Buganda, primo Presidente del Paese, e il suo primo ministro Milton Obote non durò a lungo: nel 1966 Obote prese d'assalto con l'esercito il palazzo presidenziale.

Ultimi anni

Nel 1995 fu promulgata una nuova costituzione, che rinviò al 2001 il passaggio al multipartitismo, effettivamente avvenuto solo a seguito di una consultazione referendaria nel 2005. Il presidente Yoweri Kaguta Museveni venne rieletto nel 1996 e nel 2001. Nelle province settentrionali, però, continuò a impervesare la guerriglia dell'LRA, appoggiata dal Sudan, creando gravi problemi umanitari. Nel 1996 l'Uganda sostenne fortemente Laurent-Désiré Kabila nella prima guerra del Congo, e fu a favore della destituzione del dittatore Mobutu. Dal 1998 al 2003, invece, il Paese intervenne contro Kabila, nella seconda guerra nell'ex Zaire, dando appoggio ai gruppi ribelli. Nel 1999 i presidenti di Kenya, Uganda e Tanzania si sono incontrati per fondare una comunità economica dell'Africa dell'Est. Nelle elezioni presidenziali del febbraio 2006 Museveni è stato confermato per la terza volta. Si è trattato delle prime elezioni aperte a più partiti, da 26 anni, ma  l'opposizione (guidata da Kizza Besigye) non ha ottenuto la vittoria ed ha sollevato numerose proteste per irregolarità nel voto. Nonostante i molti progressi, l’economia del Paese resta ancora precaria e il sistema dei servizi, dall'istruzione alla sanità, presenta problematiche di non facile risoluzione.