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ARABIA SAUDITA: L’INASPETTATO OLTRE IL DESERTO

Alla scoperta delle cinque meraviglie naturali che ridefiniscono l'immagine del Regno, tra lusso sostenibile e paesaggi primordiali.

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Smetti di seguire le solite rotte e parti verso un Paese dove il fascino della storia si intreccia con la grandiosità della natura. Dalle acque cristalline del Mar Rosso alle infinite dune del Rub’ al-Khali, dalle spettacolari formazioni rocciose di AlUla alle lussureggianti distese di Al-Ahsa, ogni angolo dell’Arabia Saudita offre un'esperienza indimenticabile per i viaggiatori più curiosi. 

MAR ROSSO: LA NUOVA FRONTIERA BLU DA ESPLORARE
Il rifugio incontaminato per chi non vuole scendere a compromessi tra natura e relax, custodisce la quarta barriera corallina più grande al mondo. Un ecosistema in cui nuotare tra pesci tropicali e tartarughe marine, valorizzato dall’approccio eco-sostenibile del progetto The Red Sea che promette un turismo esclusivo e rispettoso dell’ambiente.
Una località dalla geografia eterogenea che si estende per oltre 28.000 chilometri quadrati, vantando 90 isole incontaminate, spiagge intatte, vulcani inattivi, deserti di dune, gole e formazioni rocciose mozzafiato, oltre a siti storici e culturali.

Sedici i resort di alto profilo e basso impatto ambientale che accoglieranno gli esploratori del futuro, di cui tre quelli inaugurati.
Il Six Senses Southern Dunes è un rifugio immerso nel deserto, con ville private e un’attenzione particolare al benessere e alla sostenibilità. Il The St. Regis Red Sea Resort offre servizi personalizzati, una spa di livello mondiale e ristoranti di alta cucina internazionale. Infine, il Nujuma, A Ritz-Carlton Reserve, è il primo Ritz-Carlton Reserve del Medio Oriente, un’esclusiva oasi privata tra spiagge bianche e acque turchesi, perfetta per chi cerca privacy e relax totale

ALULA: UN MUSEO A CIELO APERTO TRA ARCHEOLOGIA E GEOLOGIA
Le sue valli, canyon e gole raccontano milioni di anni di storia geologica, rivelando strati di arenaria scolpiti dal tempo e dagli agenti atmosferici. Le sculture naturali come Elephant Rock e Face Rock, modellate dal vento e dall’erosione, incantano per le loro forme incredibilmente evocative, mentre le imponenti Ginger Rocks e i suggestivi Pillars of AlUla offrono scenari mozzafiato. Un luogo di grande fascino è anche Jabal Ikmah, conosciuto come la “biblioteca a cielo aperto” dell’Arabia Saudita, dove centinaia di iscrizioni rupestri incise nella roccia raccontano la vita delle antiche civiltà che hanno attraversato questa terra.

Nel cuore di questo straordinario paesaggio sorge Hegra, il primo sito saudita Patrimonio dell'Umanità UNESCO: un’antica città nabatea che conserva oltre 110 tombe monumentali scavate nella roccia tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Simili a quelle della celebre Petra, ma immerse in un silenzio che ne amplifica il mistero, queste tombe testimoniano il ruolo cruciale di AlUla lungo la Via dell’Incenso. La più iconica è Qasr al-Farid, una tomba incompiuta che si erge solitaria nel deserto, simbolo dell’antica grandezza nabatea.

Esplorare AlUla significa vivere un viaggio tra storia e natura attraverso esperienze indimenticabili. Sorvolare il deserto in mongolfiera offre una prospettiva unica sulle formazioni rocciose e le oasi verdeggianti. Chi preferisce un’avventura più dinamica può esplorare i canyon e le valli nascoste a bordo di una jeep 4x4, accompagnato da guide esperte che svelano i segreti di questa terra millenaria. Il trekking lungo i sentieri panoramici regala viste spettacolari, mentre l’equitazione permette di scoprire il territorio con un ritmo più rilassato, seguendo antiche rotte carovaniere.

Durante il festival Winter at Tantora, AlUla si anima con eventi culturali, concerti esclusivi e spettacoli sotto le stelle, trasformando il deserto in un palcoscenico unico. Oltre a questo evento, la destinazione ospita anche AlUla Arts, AlUla Wellness Festival e AlUla Skies, offrendo esperienze immersive che cambiano con le stagioni e rendono ogni visita unica e indimenticabile.

AL-AHSA: L’OASI DEI PRIMATI
Nel cuore dell’Arabia Saudita, Al-Ahsa si apre come un miraggio verde tra le distese sabbiose della provincia orientale. Questa è una delle più grandi oasi del mondo, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con oltre 2,5 milioni di palme da dattero che producono alcune delle varietà più pregiate del pianeta, come il celebre khalas. Un giardino lussureggiante alimentato da oltre 150 sorgenti naturali, che creano un microclima unico e permettono lo sviluppo di una sorprendente biodiversità. Qui si possono osservare uccelli migratori rari, come il falco grillaio e il nibbio bruno, mentre tra le dune circostanti si aggirano gazzelle arabiche e altre specie endemiche.

Ma Al-Ahsa non è solo natura: la sua posizione lungo le antiche vie carovaniere ha favorito l’incontro di civiltà per millenni. Il souk di Al-Qaisariya, uno dei mercati più antichi dell’Arabia, e la maestosa Fortezza Ibrahim sono testimoni di una storia ricca e affascinante. Qui, la tradizione beduina si intreccia con l’eredità islamica e persiana, offrendo un’esperienza culturale autentica che trasporta i visitatori indietro nel tempo.

WADI AL-DISAH: LA VALLE NASCOSTA
Situata nella regione di Tabuk, Wadi Al-Disah è una delle gemme più spettacolari dell’Arabia Saudita, ancora poco conosciuta dal turismo internazionale. Questa valle incastonata tra alte falesie rosse e torri di arenaria è un paradiso per gli amanti dell’avventura. Il suo nome, che in arabo significa "Valle delle Palme", deriva dalla sorprendente presenza di vegetazione rigogliosa, alimentata da sorgenti perenni che scorrono tra le rocce scolpite dal vento e dall’acqua.

Percorrere Wadi Al-Disah in fuoristrada 4x4 o a piedi significa immergersi in un paesaggio surreale, dove si possono scoprire antichi petroglifi, segni lasciati dalle civiltà nabatee e preislamiche che un tempo abitavano queste terre. Gli appassionati di trekking troveranno qui sentieri avventurosi, mentre chi preferisce la fauna selvatica potrà avvistare aquile, fenicotteri e gazzelle arabiche che vivono tra i canyon. Al tramonto, la valle si trasforma in uno spettacolo di luci e ombre, con le rocce che assumono tonalità infuocate, regalando panorami mozzafiato difficili da dimenticare.

THE EDGE OF THE WORLD: DOVE LA TERRA SFIORA IL CIELO
A circa 90 km a nord-ovest di Riyadh, le spettacolari scogliere di Jebel Fihrayn, meglio conosciute come "The Edge of the World", regalano una vista straordinaria che si estende a perdita d’occhio sul deserto del Tuwaiq Escarpment. Le pareti rocciose alte oltre 300 metri si ergono con imponenza, creando un paesaggio che sembra provenire da un altro pianeta. Questo incredibile fenomeno geologico è il risultato di milioni di anni di erosione marina, quando questa zona era sommersa da un antico oceano preistorico.

Raggiungere The Edge of the World richiede un percorso in fuoristrada, attraversando il suggestivo paesaggio desertico punteggiato da acacie e fossili marini incastonati tra le rocce. Una volta arrivati in cima, il panorama è da togliere il fiato: da qui si può osservare l’antico tracciato delle carovane che un tempo collegavano l’Arabia alla Mesopotamia. Al calare del sole, le scogliere si tingono di arancione e oro, creando uno scenario perfetto per gli appassionati di fotografia e hiking. Un’esperienza imperdibile per chi desidera toccare con mano l’incredibile vastità del deserto arabo e provare la vertigine dell’infinito.


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