HOKKAIDŌ: IL VOLTO NASCOSTO DEL GIAPPONE.
Oltre le classiche rotte, la più settentrionale delle isole dell'arcipelago nipponico è casa dell'antica cultura Ainu e una garanzia per i viaggiatori avventurosi in cerca di spazi ancora incontaminati.
Parchi nazionali, villaggi tradizionali, vulcani attivi, laghi da navigare e rigeneranti onsen immersi in panorami quasi ultraterreni. Hokkaidō è una regione straordinaria che ha tantissimo da offrire in termini di escursioni attive, poco conosciute tradizioni culturali e gustosa gastronomia.
LE TESTIMONIANZE DELLA SUA PIÙ ANTICA POPOLAZIONE
Di probabile origine mongola, gli indigeni Ainu abitano questa parte del paese da lungo tempo. La loro antica cultura è fatta di credenze religiose incentrate sul profondo rispetto per la Terra, danze tradizionali e rituali per una vita sempre in armonia con la natura.
Per approfondire la loro storia e cultura durante un viaggio sull’isola, un luogo da visitare è sicuramente il Museo della cultura Ainu ma anche l’Akan Ainu Kotan, un insediamento abitato da circa 120 persone dove i maestri artigiani creano intricate sculture in legno di orsi, uccelli ed esseri umani. Nel villaggio è possibile scoprire il loro folclore teatrale, la musica, la cucina e le storie che vengono ancora tramandate oralmente.
LE CITTÀ CHIAVE DELLA PREFETTURA
Hakodate a sud e Sapporo a nord delineano il panorama dei più importanti centri urbani di un territorio che accoglie appena il 5% degli abitanti dell’intero paese. Sede del governo degli Shogun e di un grande porto internazionale che attirò consolati stranieri la prima, moderna capitale la seconda, rappresentano entrambe la tappa ideale per assaporare una deliziosa cucina che si distingue per ingredienti di grande qualità.
Ai piedi del monte Hakodate oltre alle strade pittoresche e agli edifici coloniali, nei mercati mattutini troverai un tripudio di pesce, frutti di mare, granchi e ostriche da gustare freschi che andranno ad arricchire la proposta di ristoranti e locali di street food.
Quartieri alla moda, architetture contemporanee e parchi ben curati caratterizzano l’esperienza a Sapporo che andrà assolutamente accompagnata dall’omonima birra fondata nel 1876, molto apprezzata qui come all’estero per il suo equilibrio tra sapore morbido e una leggera nota amara.
LE ATTIVITÀ PIÙ GETTONATE TRA I PARCHI NEL CUORE DELL’ISOLA
Nella parte centrale dell'Hokkaidō ti aspettano il Parco del lago Onuma ed il Parco del lago Tōya.
Il Parco di Onuma, con una ricca fauna selvatica e tantissime possibilità di percorrerlo tra aceri e betulle, è un luogo ideale per gli amanti della natura. D'estate si può andare in bicicletta, attraversarlo in canoa, fare equitazione ed escursioni, mentre d'inverno, quando il parco è ricoperto di neve, le attività più gettonate sono la pesca sul ghiaccio, le ciaspolate e le escursioni in motoslitta.
Il lago vulcanico Tōya, invece, si trova nel vasto Parco Nazionale di Shikotsu-Toya ed è meraviglioso navigarlo con una breve crociera ammirando i rilievi che si specchiano nell'acqua oppure salire in funivia per godersi dall’alto lo straordinario paesaggio di uno dei vulcani più attivi del Giappone, il Monte Usu. In una giornata limpida, è possibile vedere l'intero parco e l'Oceano Pacifico e, con un po’ di fortuna, persino orche e delfini che vengono a riprodursi e crescere i loro piccoli in estate.
LE SORGENTI TERMALI ALLE PORTE DELL'INFERNO.
Da ormai più di 150 anni l'area di Noboribetsu, parte del Parco Nazionale Shikotsu-Toya, è protagonista del turismo del benessere terapeutico grazie alle celebri sorgenti termali naturali curative, considerate tra le migliori del Giappone.
Jigokudani, “la Valle dell'inferno”, è particolarmente popolare per i suoi geyser, le terme e i laghi ribollenti. Le rocce bianche, le pozze fumanti e l'odore sulfureo rendono marziano questo luogo dove le fonti sorgive scendono lungo la valle per dare vita a molteplici piscine naturali. In linea con il tema dell'inferno, nella vivace città di Noboribetsu sono disposte molte sculture di demoni colorate e a fine agosto si celebra il Festival dell'inferno, uno dei più famosi di Hokkaido, dove le vie principali della città vengono decorate con lanterne e fiancheggiate da bancarelle gastronomiche, mentre sfilate di persone danzanti in costume attraversano la città.
TREKKING PANORAMICI TRA LE VETTE E RELAX NEGLI ONSEN.
Nella zona nord-occidentale di Hokkaido ti aspetta il parco dell'Asahidake, il vulcano più alto dell'isola, da raggiungere in funivia per poi proseguire a piedi con un semplice e suggestivo trekking. A poca distanza dalla montagna si trova il piccolo complesso di Asahidake Onsen, famoso per l’atmosfera onirica e suggestiva della sua moltitudine di sorgenti d'acqua calda dalle quali si innalzano vapori.
Dopo Asahidake immancabile è la visita al parco Daisetsuzan, conosciuto per essere tra le aree più impervie del Giappone: 5 dei suoi picchi superano i 2000 metri di altezza. Il paesaggio è affascinante e tutto da scoprire con una salita in funivia e un bel trekking panoramico per ammirare i grandi rilievi innevati.Proseguendo verso nord-ovest dedica un giorno all’esplorazione del suggestivo Shiretoko National Park, un'oasi naturale incontaminata popolata dagli orsi bruni e unico Patrimonio Naturale Unesco del Giappone.
LAGHI MISTERIOSI E FESTIVAL DA NON PERDERE AD AKANKOHAN.
Tre i laghi che meritano una visita approfondita nel nord-ovest dell’isola: lo scenografico lago Mashū, il Kussharo, che offre la possibilità di fare splendide escursioni, e l'Akan, formatosi più di 6000 anni fa dall’attività vulcanica e ideale per una bellissima crociera.
La cittadina di Akankohan, sulle rive dell'Akan, che ha conservato l'atmosfera e le tradizioni della cultura Ainu, ogni autunno ospita l’insolito Festival di Marimo. Ad ottobre sul lago Akan la popolazione Ainu organizza infatti la Marimo Matsuri, una celebrazione per riportare in acqua le misteriose alghe Marimo arenatesi sulla terra, ovvero sfere vellutate che ricordano il muschio e di un verde smeraldo intenso, divenute patrimonio nazionale, che popolano il lago per un ciclo di vita lungo circa 200 anni. Dopo la solenne benedizione delle Marimo da parte dei sacerdoti Ainu, l'evento si fa ancora più vivace con la sfilata di torce e le danze tradizionali delle comunità.
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