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Gli iceberg danzanti della baia di Disko.

Entriamo insieme nella dimensione fiabesca della cittadina di Illulisat in Groelandia.

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Un viaggio in Groenlandia, l’isola più grande del mondo, è davvero un’esperienza potente e totalizzante. In questo luogo eccezionale, avvolto in un gelido abbraccio e adornato da migliaia di diamanti galleggianti, convivono e sopravvivono insieme la popolazione degli Inuit e gli animali artici messi alla prova dalla forza primordiale della Natura. 

Una terra estrema con circa 0,03 abitanti per chilometro quadrato in grado di regalare come pochi altri luoghi sul pianeta, emozioni intense e inaspettate: il fascino senza tempo dei profondi fiordi solcati dalle torreggianti masse degli iceberg, il rombante schianto di un ghiacciaio che precipita in mare, i giochi tra le onde di megattere e balenottere, la tundra dove si muovono solo renne e buoi muschiati, i minuscoli insediamenti di casette dai colori vivacissimi. L’uomo si sente piccolo al cospetto dell’immensa calotta ghiacciata, delle vallate deserte spazzate dal vento, delle morene pietrose sotto un cielo sconfinato e sempre mutevole.
In Groelandia si può essere davvero testimoni di un’esistenza condotta ai limiti delle possibilità umane e non c’è da sorprendersi se in tutta l’isola si contano solamente 63 chilometri di strade, collocate nelle città più grandi come Nuuk, Ilullisat, Kangerlussuaq e Sisimiut; gli altri villaggi più piccoli sono isolati e raggiungibili solamente in elicottero, in barca durante l’estate ed in motoslitta o slitta trainata dai cani durante l’inverno. A Kangerlussuaq si trova l’unica strada che conduce al Greenland Ice Sheet, grazie alla quale è possibile raggiungere il fronte del Ghiacciaio Russel, lungo la strada la vista spazia da un ghiacciaio all’altro, fino a scorgere in lontananza la calotta polare.

ILULISAT

Ilulissat, ovvero la Città degli Icebergs, con i suoi 4000 abitanti è la terza città più grande della Groenlandia, nonché città natale del famoso esploratore polare Knud Rasmussen. Fu fondata nel 1741 dal mercante Jacob Severin, basando la sua economia sulla caccia delle balene e sulla produzione d’olio estratto da esse. La cittadina si trova a 350 chilometri a Nord del Circolo Polare Artico e deve il suo nome al termine inuit kalaallisut che significa icebergs ed è per questo che viene chiamata anche la capitale mondiale degli icebergs.
Ilulissat è situata lungo la Baia di Disko e alla foce dell’Ilulissat Icefjord, un bellissimo fiordo lungo circa 55 km e uno dei pochi punti in cui la calotta glaciale groenlandese riesce a raggiungere il mare. Qui il Sermeq Kujalleq, il ghiacciaio che si muove più velocemente al mondo e uno dei più attivi, riversa nel fiordo circa 46 chilometri cubi di ghiaccio ogni anno, che equivalgono a circa il 10% di tutti gli icebergs della Groenlandia.
Insieme ai cittadini di Ilulissat vivono altrettanti 4.500 Husky groenlandesi, utilizzati per trainare le slitte. Non essendoci strade al di fuori di Ilulissat, la slitta è tutt’ora uno dei principali mezzi di trasporto utilizzati per gli spostamenti invernali a lungo raggio e per andare a caccia o a pescare.
Disko Bay, che prende il nome dall’isola con cui confina ad ovest, la Disko Island, è senza dubbio Il luogo migliore per ammirare gli icebergs, qui si ergono fino a 100 metri al di sopra dell’acqua mentre il 90% della loro massa si sviluppa sotto la superficie del mare. Il ghiacciaio più attivo al mondo si sposta di 25-30 metri al giorno, frastagliandosi su di un fronte di 10 chilometri. In questa baia grossi icebergs in poche ore se ne vanno lasciando spazio ad icebergs più piccoli, in una danza continua e ipnotica, il tutto con in sottofondo il rumore del ghiaccio che si muove costantemente come una nenia antica. E a sera spuntano nuovi icebergs enormi che prepotentemente si fanno spazio tra quelli più piccoli, che sembrano voler catturare l’attenzione con i più bei colori pastello che solo i tramonti groenlandesi sanno regalare.
Ad Ilulissat per alcune settimane l'anno, prima e dopo il solstizio d'estate, è possibile inoltre osservare il fenomeno del sole di mezzanotte mentre, quando le giornate sono molto corte in inverno, il cielo viene spesso illuminato dalle aurore boreali. Durante le notti artiche la luce si fa più calda e le lunghe ombre create dal sole, basso sull’orizzonte, trasformano la realtà in un sogno di bellezza ancora più soprannaturale.


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