L’Islanda da fotografare in 10 luoghi da cartolina.
Alla scoperta delle bellezze più iconiche di un’isola che negli ultimi anni ha catturato gli obiettivi non solo di fotografi o instagrammer ma di chiunque la scelga come meta di un viaggio attraverso le spettacolari manifestazioni della sua natura potente.
65°N 19°W / 65°N 19°W65; -19 queste le coordinate per il paradiso degli amanti di una natura che ribolle sfuggendo ad ogni definizione.
Posizionata al confine tra le zolle tettoniche americana ed eurasiatica sulla dorsale sottomarina medio-atlantica, l’Islanda è un territorio geologicamente giovane. Qui la crosta terrestre è spessa solo un terzo rispetto al normale e il magma continua a fuoriuscire dalle viscere della terra. Il suo territorio in continua evoluzione è un vero e proprio museo a cielo aperto che, grazie alla posizione a pochi chilometri dal Circolo polare artico, regala la magia di un incontro unico tra ghiaccio e fuoco.
La varietà dei paesaggi che nasce da questo connubio di elementi stupisce per i superbi contrasti che si offrono allo sguardo. Panorami lunari creatisi per mano di fenomeni vulcanici si alterneranno a lagune e immensi ghiacciai che arrivano fino al mare.
Un viaggio in queste lande estreme e scarsamente popolate regala emozioni diverse in ogni stagione. Con lo sciogliersi della neve il verde dei prati selvaggi si fa smeraldo come nelle saghe di cui è diventato set in numerose serie tv e film. Dall’autunno fino alla primavera inoltrata l’imprevedibile fenomeno dell’aurora boreale regala lo spettacolo danzante di colorate sfumature velate nel cielo. Momenti di luce magica effimera come gli arcobaleni che spuntano dalle numerose cascate dai nomi impronunciabili ai più.
Le occasioni per immergersi e vivere pienamente questa natura primordiale si svelano in numerose escursioni più o meno adrenaliniche e spedizioni con mezzi avveniristici adatti per sfidare anche gli habitat più impervi.
Tutto qui è avventura e conquista anche per i circuiti turistici più rodati. Ad ogni chilometro le occasioni per le soste fotografiche si sprecano e per non perdere la bussola abbiamo pensato a una lista di punti d’interesse scenografico ed esperienze così suggestive da non poter mancare nell'album dei ricordi senza filtri al rientro dall’isola.
L’IMPREVEDIBILITÀ DEI GEYSER NELLA VALLE DI HAUDAKALUR
L’avventura in Islanda comincia a meno di due ore di strada da Reykjavík in una delle aree geotermali più attive del paese. La tappa d’obbligo è nei pressi del grande Geysir, la sorgente d’acqua calda che ha battezzato quelle di tutto il mondo attiva per più di ottocento anni fino al 1916, data in cui le sue esplosioni sono diventate più rare e difficili da prevedere. Generalmente le spettacolari colonne di acqua calda e vapore sono il risultato di un ciclo di eruzioni intermittenti del sottosuolo nelle vicinanze di una camera magmatica. L’acqua dal terreno penetra in una struttura a sifone che, solo dopo essere stata riempita, risale in superficie spinta dalla pressione del calore e dalla profondità. Il delicato equilibrio di fattori geologici e climatici inserisce l’isola in una delle sette aree al mondo in cui questo fenomeno è apprezzabile. Arrivando l’intenso odore di zolfo vi spingerà a guardarvi attorno per ammirare anche i colori brillanti del minerale cristallizzato in pozze gassose e fumarole ribollenti.
A regalare emozioni più regolari Strokkur, che pare sia nato durante un terremoto nel 1294, da cui sgorga una colonna fumante di acqua in aria ogni 5-10 minuti. Munitevi di cavalletto per creare impressionanti timelapse o attivate l’opzione multiscatto per immortalare questa fragorosa espressione della forza della natura.
CASCATE DA OGNI ANGOLATURA: GULLFOSS, GOÐAFOSS E SKÓGAFOSS
On the road sulla Ring Road, la leggendaria strada che abbraccia tutta l’isola, una delle principali attrattive che porteranno verso impreviste deviazioni e consumeranno schede di memoria e rullini saranno le cascate.
Gullfoss, letteralmente la “cascata d’oro”, è una delle tre meraviglie sul percorso turistico più popolare del paese, il “Cerchio d’oro”, insieme alla Geysir Geothermal Area e all’incredibile Þingvellir National Park. Nasce maestosa lungo il corso del fiume del ghiacciaio Hvít ed è caratterizzata da un doppio salto di 32 metri. Il significato di questo appellativo sembra poter risalire al gioco di luci creato dai suoi curiosi arcobaleni portafortuna che si ammirano nelle giornate di bel tempo quando, avvicinandosi ai getti potenti, non mancheranno gli spruzzi sul viso.
Meno conosciuta ma non meno spettacolare Goðafoss. La “cascata degli dei” si trova nel nord dell’isola lungo il quarto corso d’acqua più grande del paese, il fiume Skjálfandafljót, che attraversa il campo di lava di Bardardalur. Sembra che all’origine del suo nome ci sia la storia per cui qui vennero gettate alcune statue rappresentanti le divinità pagane norrene il giorno in cui fu dichiarato il cristianesimo come religione dell’Islanda.
Skógafoss, invece con una caduta di ben 60 metri e una larghezza di 25, rappresenta il luogo eccellente dove fare tappa scendendo verso la parte meridionale dell’Islanda. Può essere contemplata dall’alto, attraverso un’apposita piattaforma di osservazione con scorci mozzafiato e la possibilità di ammirare lungo la salita i numerosi uccelli marini che nidificano lungo la parete umida. In basso si arriva a camminare fin sotto al muro di acqua scrosciante. Situata lungo il fiume Skóga, le cui acque sono habitat ideale per i salmoni, rappresenta anche una delle mete più battute per i pescatori in estate. La potenza del suo spruzzo regala un arcobaleno ogni volta che il sole fa capolino tra le nuvole… aguzzate lo sguardo perchè dietro il suo getto le leggende locali raccontano ci sia uno scrigno pieno d’oro!
LA SPIAGGIA NERA REYNISFJARA
Proseguendo verso sud nei pressi di Vik ecco una delle località che meglio cattura l’anima di fuoco dell’Islanda: Reynisfjara con la sua sabbia nera di origine vulcanica e una scogliera in basalto colonnare a circondare l’arenile. Anche qui elementi naturali e mito si mescolano: i due faraglioni che si ergono solitari e imponenti sarebbero in realtà due troll trasformati in pietra dalla luce del sole che li aveva colti nel furto di una nave. A completare questo suggestivo quadro in lontananza gli archi del promontorio di Dyrhólaey.
Nonostante il moto ondoso imprevedibile dell’oceano e la risacca molto forte sono numerose le specie di uccelli che scelgono di venire qui a nidificare… appassionati di birdwatching preparate teleobiettivi e binocoli!
LE ISOLE NELL’ISOLA: LE VESTMANN
L’arcipelago delle Vestmannaeyjar è costituito da un piccolo gruppo di una quindicina di selvagge isole di origine vulcanica al largo della costa meridionale dell'Islanda. Pilastri dell’economia di Heimaey, l’isola più grande e l’unica abitata, sono la caccia e la pesca. Ma vera fonte di attrattiva per chi sceglie di spingersi fin qui sono le camminate nei suoi campi di lava e le pulcinelle di mare che scelgono le sue impervie coste occidentali per deporre le loro uova. L’isola di Surtsey, emersa dalle acque solo nel 1963, è stata dichiarata patrimonio UNESCO ma non è visitabile per l’importanza che rappresenta nella ricerca scientifica dei fenomeni geologici.
Spot panoramici per foto mozzafiato Stóraklif e Heimaklettur.
SKAFTAFELL, IL PARCO CUSTODE DI ATTRAZIONI NATURALI UNICHE
Riserva naturale situata nel Parco Nazionale di Vatnajökull, la calotta glaciale più vasta del mondo ad esclusione dei poli, Skaftafell è uno scrigno di contrasti paesaggistici estremamente suggestivi tutti da fotografare! Cascate, lagune, incredibili formazioni geologiche, deserti di sabbia nera e ovviamente il ghiacciaio, ma non solo: anche la ricca flora che cresce in queste condizioni apparentemente proibitive.
Fondata nel 1967, l’area si è affermata sempre più come meta di un turismo attivo. Numerosi i percorsi escursionistici che permettono di raggiungere tesori quali la “cascata nera” di Svartifoss incorniciata da un arco di colonne nere basaltiche, pittoresche fattorie con il tetto di torba o i picchi di Kristínartindar. Non perdete l’occasione di indossare i ramponi per cogliere non solo le sfumature ma anche i rumori emessi dalla lingua del ghiacciaio di Skaftafellsjökull. I più adrenalinici possono addirittura scegliere di sorvolare questa meraviglia naturalistica avendo la possibilità di scattare magnifiche immagini da un’inedita prospettiva aerea!
TRA I GHIACCIAI DI LANGJÖKULL E SVÍNAFELLSJÖKULL
Altra avventura dal sapore artico è quella alla grotta artificiale della seconda calotta glaciale più estesa d’Islanda grazie ai suoi 900 chilometri quadrati: Langjökull. Raggiungibile con speciali monster truck, qui si avrà la possibilità di penetrare al di sotto della superficie ghiacciata per scoprire un mondo sottozero!
Location molto apprezzata non solo per la forza visiva di fronte all’obiettivo ma anche per i suoi numerosi trekking e la laguna termale è Svínafellsjökull, altro celebre ghiacciaio immortalato nella pellicola “Interstellar” firmata dal regista Christopher Nolan.
LE LAGUNE: STOKKSNES, JÖKULSÁRLÓN E LA RILASSANTE BLUE LAGOON
Per giocare con i riflessi le lagune sono forse il soggetto più emblematico attraverso cui dare sfogo alla creatività!
Ai piedi del massiccio del Vestrahorn, nelle acque della laguna che abbraccia la spiaggia di sabbia nera di Stokksnes, la roccia si riflette nei colori scuri della superficie liquida, creando effetti misteriosi e surreali che potrebbero diventare da premio se ad aggiungere un ulteriore tocco di magia ci sarà l’aurora.
In un crescendo di spettacolarità ecco anche la laguna glaciale di Jökulsárlón. Un luogo a cui non ci si può preparare nonostante le innumerevoli immagini e film di cui è diventato protagonista. Enormi gli iceberg che si rompono dal ghiacciaio Vatnajökull e galleggiano sulle acque fino al mare. Attraverso simpatici mezzi anfibi è possibile avvicinarsi per cogliere scorci meno turistici, magari riuscendo a scoprire anche qualche foca pronta a fare capolino qua e là. Imperdibile qualche scatto anche alla vicina “spiaggia dei diamanti”, in prossimità della laguna glaciale, dove la sabbia nera di origine vulcanica enfatizza come fossero pietre preziose i colori e i riflessi dei blocchi di ghiaccio che arrivano a depositarsi trascinati dalle correnti.
Incastonato in uno scuro campo di lava che esalta le cromie delle sue acque lattiginose ricche di silicio e zolfo anche un altro gioiello islandese: la Blue Lagoon. La temperatura dell’acqua a 39° tutto l’anno permette di usufruire non solo di una sosta fotografica di forte impatto visivo ma anche di una pausa di benessere e relax sia d’estate che d’inverno.
COME IN UN LIBRO DI JULES VERNE NELLA PENISOLA DI SNÆFELLSNES
La penisola di Snaefellsnes, nonostante le sue ridotte dimensioni, offre un concentrato del meglio del paesaggio islandese che la rende una meta imperdibile e una delle più suggestive.
Lunga 90 km è compresa quasi interamente all’interno del più piccolo parco nazionale islandese, quello di Snaefellsjokull, che deve il suo nome all’affascinante vulcano, ormai inattivo dal 250 d.C., caratterizzato dalla presenza sulla propria sommità di un ghiacciaio, tanto curioso quanto mistico, grazie al quale è diventato una delle icone indiscusse dell’Islanda.
Percorrere la strada che attraversa questa penisola è un’esperienza unica ed indimenticabile: passate zone completamente deserte dove si assapora la meraviglia dei paesaggi naturali islandesi, si incontrano improvvisamente suggestivi villaggi isolati di pescatori per poi raggiungere infine la montagna più ambita dai fotografi: Kirkjufell.
Qui, tutto intorno, si apre lo spettacolare fiordo animato dalla presenza di aringhe e di orche ed il viaggio può proseguire sulla costa dove si rimane incantati dalle onde dell’oceano che si infrangono contro le numerose formazioni di basalto presenti lungo il tragitto.
Tappa obbligata di questo tour è la visita a Vatnshellir, un tunnel di origine lavica generatosi 8000 anni fa alla base del vulcano Snaefellsjokull. Solo una delle tante meraviglie che insieme a grotte, cascate e altre mille sorprese rendono questo percorso uno delle più ricche e sensazionali esperienze in terra islandese.
I FIORDI ORIENTALI: SEYDISFJORDUR
In una delle regioni meno popolate dell’isola si apre lo spettacolo di montagne scoscese che sembrano prendere forma dal mare. Siamo sulla selvaggia costa est islandese dove la dimensione di remoto e maestoso si concretizza davanti all’imponenza di alture che sembrano preservare le atmosfere fuori dal tempo di deliziosi villaggi di pescatori.
Seyðisfjörður è sicuramente una delle opzioni più pittoresche da esplorare.
A piedi o percorrendo le strade panoramiche che portano sulla sommità delle falesie, la vista sulle casette di legno multicolori del piccolo centro abitato soprattutto da artigiani, artisti e musicisti, è sensazionale. Gran parte degli edifici, risalenti al XIX secolo, furono costruiti da commercianti norvegesi attirati qui dagli ottimi guadagni ottenuti con il business delle aringhe. In estate il traghetto e il kayak rappresentano due valide idee per scoprire la vita nel fiordo da un’inconsueta angolazione anche dal punto di vista fotografico.
SPOT DAL FASCINO “ESPLOSIVO”: KATLA E FAGRADALSFJALL
L’attività vulcanica dell’Islanda è una delle forze che più ha inciso sulla conformazione del territorio dell’isola dove non mancano campi di lava ricoperti di muschio, vaste distese di sabbia nera, cime frastagliate ed enormi crateri.
All’interno dell’omonimo geoparco patrimonio UNESCO, il vulcano sub-glaciale Katla è uno tra quelli più potenti al mondo secondo gli studiosi, nonostante la sua ultima eruzione risalga al 1918. Lungo 30 chilometri, si trova nella parte meridionale del paese, al di sotto del ghiacciaio Mýrdalsjökull. In alcuni punti, lo spessore dei ghiacci supera addirittura i 600 metri. Escursioni organizzate per tutti gli appassionati di geoturismo tra cui quella che accompagna ad ammirare la ice cave naturale proprio sotto il vulcano in super jeep.
Notizia riportata dai principali media internazionali negli ultimi giorni è la spettacolare attività del vulcano Fagradalsfjall nella penisola di Reykjanes dove non si verificavano eruzioni da quasi ottocento anni. La natura effusiva e non esplosiva di questi fenomeni, dove la fuoriuscita di lava avviene per colate, ne permette l’osservazione in sicurezza per immagini ad effetto “wow” garantito!
Siamo riusciti ad accendere la tua curiosità per viaggio tutto da vivere oltre che da fotografare?
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