LA VITA NEL DESERTO PIÚ ANTICO DEL PIANETA: IL NAMIB.
Una terra che parla all'animo del viaggiatore attraverso contrasti tanto aspri quanto unici.
Lungo la costa della Namibia si estende una immensa striscia di sabbia il cui limite si fonde con il cielo. È un angolo di mondo dove il tempo si è fermato, un mare di granelli portati dal vento, arido e sconfinato: questo è il Namib.
È una regione di oltre 300.000 kmq, delimitata dall’oceano Atlantico e dai fiumi Kuiseb a nord e Orange a sud, per una lunghezza di 1572 km e una larghezza di 170 km. Morfologicamente il paesaggio è suddivisibile in tre aree: la Skeleton Coast con le sue alte dune che lambiscono l’oceano nella parte settentrionale, le pianure ghiaiose della zona centrale e lo sconfinato orizzonte di sabbia con le celeberrime dune rosse del sud.
Il suo cuore batte a Sesriem dove si trovano i cancelli per entrare nella zona protetta del Namib-Naukluft National Park, il parco nazionale più esteso dell'Africa. La Namibia è davvero una terra dei record per quanto riguarda l’ecoturismo, la conservazione e la protezione del territorio: è stata la prima nazione africana ad inserire un articolo di legge nella propria costituzione che prevede la tutela dell’ambiente e della biodiversità, non solo a carico dei namibiani ma di chiunque si trovi sui suoi territori di cui ben il 41% è protetto all’interno di parchi nazionali e riserve.
Il Namib è un luogo magico, ricco di fascino e di mistero, conosciuto come uno dei deserti più antichi del pianeta. Regala al viaggiatore l’inaspettato incontro con un’incredibile varietà botanica e faunistica per un’area arida da quasi 80 milioni di anni, dichiarata patrimonio naturale Unesco il 21 giugno del 2013. Fra i tre ed i cinque milioni di anni fa le sue sabbie si formarono nel Kalahari e vennero trasportate dal fiume Orange fino all’Atlantico, da dove furono spinte indietro dalla corrente di Benguela, depositandosi sulla costa.
Fenomeno unico e suggestivo è quello della nebbia, che si stende sul deserto per circa 100 giorni all’anno e colora le dune di una sfumatura grigiastra. Questa incredibile condensa nasce dall’incontro tra l’aria calda carica di umidità proveniente dall’interno del continente e le freddi correnti artiche dell’Atlantico che scorrono lungo la costa, creando una condizione climatica unica al mondo per lo sviluppo della vegetazione. La lunga striscia di terra inospitale e difficile da raggiungere era chiamata “la terra che Dio ha creato con rabbia” dai boscimani e “sabbie dell’inferno” dai portoghesi. Proprio le nebbie sembrano essere state la causa degli innumerevoli naufragi, testimoniati dai relitti spiaggiati che le hanno fatto guadagnare il sinistro nome di “Costa degli scheletri”.
Per poter ammirare come la vita si è adattata alle difficili condizioni climatiche di questo ecosistema non si deve mai rimanere sul ciglio delle dune ma bensì spostarsi nei valloni che si trovano al centro o intorno ad esse, dove la sabbia è più stabile e ha creato le condizioni ideali per la sopravvivenza delle piante che essendo, alla base della catena alimentare, rivestono un ruolo fondamentale nell’equilibrio del deserto per orici, struzzi, sciacalli, iene, vipere soffianti e cornute, gechi, scarabei, uccelli predatori, ragni e scorpioni.
Spettacolari i colori cangianti e l’altezza raggiunta dalla sabbia in località come quella Sossusvlei nella zona meridionale, la cui forma è il risultato dei venti che spirano in ogni direzione e che rendono “mobili” le dune a differenza di quelle “stabili” del deserto del Kalhari. Tra quelle più famose è impossibile non citare la Duna 45, “la più fotografata al mondo”, il Grande Padre (Big Daddy), la Duna di Elim, che prende il nome da una fattoria che si trovava una volta in questa zona e la maestosa Dune 7 la più alta del mondo con ben 388 mslm.
Sempre in quest’area è da non dimenticare lo spot più amato di Instagram: Deadvlei, una palude prosciugata che abbraccia centinaia di scheletri di alberi di acacia che in un gioco surreale di luci e ombre ricreano un paesaggio quasi lunare.
Le dune sono composte per il 98% di quarzo e l'1% di mica; il culmine tende ad assumere un colore rossiccio per la presenza di una modesta quantità di ossidi di ferro, mentre la base è bianca (calcrete) per la presenza di sabbia e detriti provenienti dal letto dei torrenti formatisi durante le alluvioni.
L’ ora del tramonto è il momento più suggestivo per ammirarle, quando l’orizzonte le accende di infinite sfumature di rosso. Quando poi le rare piogge, che non superano i 100 millimetri annui, risvegliano i semi che da tempo riposano, il deserto diventa un giardino fiorito in grado di stregare chiunque.
Sentite anche voi il richiamo verso uno degli angoli più remoti e stupefacenti del continente africano?
IL SUGGERIMENTO DELL’ESPERTO PER UN’ESPERIENZA ESCLUSIVA
NEL NAMIB
Nessuna descrizione per quanto specifica, curata e dettagliata rende giustizia all’eccezionalità di questo luogo dove, in una delle posizioni più strepitose in assoluto per ammirarlo in tutto il suo splendore, sorge il nostro “Desert Hill Glamping Camp”. Siamo sulla cresta di una collina che domina una meravigliosa vallata dove all’orizzonte si stagliano le dune del deserto.
Durante qualsiasi ora della giornata, ovunque possiate girarvi, lo sguardo è catturato da un paesaggio che siamo certi rimarrà a lungo tra i vostri ricordi più preziosi. Quando il giorno volge al termine, il sole cala proprio di fronte al campo. Ma le emozioni della giornata non finiscono certamente qui! Basterà infatti, poco dopo, alzare lo sguardo all’insù per ammirare la volta stellata che, solo qui, sembra veramente ad un palmo dal vosto naso. La Via Lattea accende letteralmente il cielo: stelle cadenti, nebulose e costellazioni saranno le compagne speciali di queste notti.
In questo straordinario contesto il nostro Glamping Camp mette a disposizione degli ospiti 10 chalet tendati. Ogni unità è dotata di servizi privati annessi con toilet, doppi lavabi per Lui e per Lei e doccia con acqua corrente calda e fredda. Non manca una cassetta di sicurezza e prese internazionali (incluso ingresso USB). Il campo è impreziosito da una piscina per momenti di puro relax.
È possibile soggiornare in questo campo con i tour “Panorama Namibiano Glamping” e “Autentica Namibia”.