Nuova Caledonia, un viaggio a piedi nudi in paradiso.
Alla scoperta di angolo di mondo incontaminato tra lagune smeraldo e natura vergine.
Nel cuore dell’Oceano Pacifico meridionale c’è un grande arcipelago di origini antiche che custodisce ancora tutta la sua bellezza selvaggia e primordiale. Un luogo di lagune immense, banchi di pesci dai mille colori, persone gentili e accoglienti, dove si può camminare a piedi nudi sulla sabbia candida e tiepida e sentirsi in pace con il mondo davanti ad una natura tanto maestosa. Questa è la Nuova Caledonia, un angolo di mondo incontaminato tutto da scoprire.
NOUMÉA, LA CAPITALE
È a Grande Terre, isola maggiore dell’arcipelago, che nasce e si
sviluppa Nouméa, città che negli anni ha saputo
trovare un grande equilibrio tra il suo essere francese e le antiche
tradizioni delle coste del Pacifico. Qui è possibile incontrare oltre
all’affascinante abbraccio delle lagune attorno alla regione, anche
dei gioielli architettonici e culturali come il centro culturaleTjibaou, edificio polivalente firmato dall’ archistar Renzo Piano in onore del leader indipendentista
della comunità Kanak e ispirato nei materiali e nelle
forme ai villaggi della popolazione melanesiana. Questo particolare ed
imponente complesso che domina la baia di Noumea, è biblioteca e
parco, progettato per custodire e trasmettere l’anima delle
tradizioni della popolazione indigena.
La regione offre una così grande varietà di offerte legate al relax e alla scoperta delle tradizioni e della cultura di questi luoghi così veri, che è un peccato fermarsi a Grande Terre. Di fatti con pochi minuti di volo, dalla capitale ci si può avventurare nelle isole vicine che sono dei veri paradisi terrestri: Ouvéa, Lifou, Maré e l’Isola dei Pini, ruberanno il cuore ad ogni viaggiatore. Queste isole caledoniane sprizzano bellezza ovunque: spiagge di sabbia fine come talco, ripide scogliere a strapiombo sull’Oceano Pacifico, lussureggianti foreste, grotte e insenature dove ammirare pesci dai colori strabilianti. Gli abitanti vivono da sempre in perfetta armonia con la natura che li circonda e spesso capita che si offrano di accompagnare i viaggiatori durante le attività che scelgono di fare (snorkeling, pesca, escursioni nelle foreste). I melanesiani sono molto accoglienti, ospitali e ben felici di far vedere con i loro occhi questa splendida terra. Un plus che rende il viaggio davvero indimenticabile.
OUVÉA, L’ISOLA DOVE SENTIRSI IN PARADISO È FACILE
Iscritta nel patrimonio mondiale dell’Unesco,
quest’isola è ciò che di più simile si avvicina al
nostro immaginario di paradiso: una sottile e lunga linea di terra
contornata da una laguna dall’acqua cristallina tra le più belle
del mondo, sabbia fine come talco che accarezzerà lieve i piedi scalzi
che l’attraverseranno, passo dopo passo, godendo di un tale maestoso
regalo della natura. Oltre alla distesa di spiaggia candida che si perde
alla vista del viaggiatore, questo atollo incontaminato è ricco di
estese piantagioni di palme da cocco e svariati siti per fare immersione,
in particolare nei pressi della barriera delle Pleiadi.
Un’esperienza imperdibile è la visita a due luoghi leggendari di
quest’isola: il Trou bleu e il Trou aux tortues. Il primo è una cavità che si
riempie di acqua salmastra attraverso piccole finestre nel corallo dalla
parte dell’Oceano: un immenso acquario dai colori più accesi
dove numerosi e coloratissimi pesci (di piccole dimensioni per poter
percorrere queste spaccature) popolano le sue acque offrendo uno spettacolo
davvero impressionante. Il Trou aux tortues invece, è un bacino molto
profondo di acqua dolce e salata. Deve il suo nome alla grande affluenza di
tartarughe che, percorrendo una galleria sottomarina direttamente collegata
con l’oceano, lo raggiungono e lo rendono una delle attrazioni
naturalistiche più stupefacenti dell’isola di Ouvéa.
LIFOU, L’ISOLA DAL SAPORE DI VANIGLIA
Questo atollo, come anche gli altri che sorgono dall’acqua a pochi
chilometri di distanza, è formato da coralli emersi e ricoperti da una
densa vegetazione. Ha una grande varietà di paesaggi: lunghe spiagge
bianche come quella di Luengöni, profonde foreste,
grotte sottomarine, alte e ripide scogliere coralline come quella di Jokin: un mix naturalistico unico al mondo. Anche qui il
la varietà di ecosistemi è sorprendente: oltre a godervi le
spiagge, le baie Chateaubriand è la più nota e le cale come
quella di Peng, è possibile allontanarsi da riva per
esplorare le acque cristalline nei punti di immersione. Molto suggestivo da
visitare è anche l’interno di questa piccola isola, nella vasta
pianura sorta sull’antica laguna, dove fitte foreste tropicali
invitano alle escursioni. Lifou è inoltre famosa per l’alta
qualità della vaniglia prodotta: la giusta quantità di sole e
pioggia della Nuova Caledonia sembra essere perfetta per garantire le
condizioni di crescita ideali nelle piantagioni della dolce spezia. Per i
viaggiatori più curiosi e golosi, c’è anche la
possibilità di visitare alcune di queste piantagioni a Jozip, Mu,
Mucaweng o Traput. La qualità di quella caledoniana è davvero
eccezionale… provare per credere!
MARÉ, PARADISIACHE CLIFFS NELLA NUOVA CALEDONIA
Bellezza intensa e selvaggia dei paesaggi e profondo legame degli abitanti
locali con la natura: questo lo spirito che i viaggiatori avranno
l’opportunità di cogliere il vero spirito sull’ isola di
Maré. Ripide e scenografiche Cliffs, foreste
verdissime e splendide, calette paradisiache nascoste tra impressionanti
promontori rocciosi tra i quali il leggendarioSalto del Guerriero di Wakone. C’è poi il Natural Aquarium a sud di Tadine che saprà certamente
accontentare i desideri dei viaggiatori amanti dello snorkeling. Anche a Maré, ovviamente, ci si può
rilassare nei suoi paradisi di sabbia finissima come aWabao, o spiagge più aspre e selvagge come quella di Pede. Per cogliere lo spirito vero dell’isola
occorre però andare oltre le sue bellezze naturalistiche: un ottimo
modo per entrare in sintonia con i suoi abitanti è quello di
partecipare alle feste che animano la vita dell’isola. Da quella
dell’avocado nel mese di maggio a quella del turismo in settembre o
fino alla festa del mare a Ménaku, a inizio novembre.
L’ISOLA DEI PINI, TRA "ALPI" E TROPICI
A pochi minuti di volo da Nouméa, a sud della Grande Terre, si colloca
La più meridionale delle isole caledoniane, l’Isola dei Pini
proprio sul Tropico del Capricorno che rende il suo clima estremamente
mite. Quando l’ammiraglio inglese James Cook
approdò sull’isola nel 1774, le diede questo particolare nome
visto il suo aspetto atipico ovvero un mix tra paesaggio alpino e
tropicale: qui l’abbondante presenza di pini colonna secolari (alti
anche 50 mt) rendono sublime e inusuale il paesaggio crescendo a due passi
dalle spiagge e dalle lagune che circondano l'isola creando un'atmosfera
quasi primordiale.
Ci si può perdere nei riflessi della luce che si specchia nei colori
dell’oceano e vedere le piroghe tipiche a bilanciere galleggiare con
leggerezza nelle baie dove riposano. Qui, su queste spiagge,
l’esperienza di camminare a piedi nudi nelle lunghe distese di sabbia
fine come talco è indimenticabile, come nel caso della spiaggia di Kuto. Inoltre, le acque trasparenti permettono
ai viaggiatori di ammirare la stupefacente flora e fauna sottomarina, come
nel caso della vicina baia di Kanumera. Uno dei luoghi
più suggestivi dell’isola e vicinissima alla baia di Oro, è la piscina naturale
di acqua di mare, una rientranza della laguna separata dalla baia da una
semplice barriera di rocce. Questa “piscina” è una vera e
propria eccellenza per gli amanti dello snorkeling.
Partire per un viaggio in Nuova Caledonia, significa poter godere di un’esperienza unica ed arricchente grazie alle svariate opportunità che ogni viaggiatore potrà cogliere per conoscere un paese antico e pieno di vita, avendo la rara occasione di poter vivere in prima persona una natura ancora rigogliosamente incontaminata.