SINGAPORE, ICONA DI ESPERIENZE DA RECORD.
In viaggio nei luoghi simbolo della città-stato che non si ferma mai.
Da molti considerata come la “Manhattan d’Oriente”,
Singapore è oggi più che mai una realtà capace di precorrere
i tempi affermandosi come epicentro di novità e tendenze per tutto il
Sud Est asiatico.
Fondata da Sir Stamford Raffles come un avamposto commerciale della
Compagnia delle Indie Orientali, fu un centro strategico per la corona
britannica fino all’indipendenza ottenuta nel 1965.
Oggi l’emblematico orizzonte urbano racconta una
città che ha scritto una nuova storia di grande potenza economica,
capace di osare anche in campo architettonico.
TRA LE COSE DA VEDERE...
I cinquantacinque piani delle vertiginose torri del Marina Bay Sands, svettano sul panorama circostante ispirate ad una moderna casa di carte. Unite da una piattaforma sospesa che ricorda una barca, firmata dall’estro dell’israeliano Moshe Safdie, sulla cui sommità c’è il celebre Skypark, un rooftop esclusivo con ristoranti, locali, giardini tropicali ma soprattutto la più alta e fotografata piscina a sfioro del mondo. L’intero spazio è ospitato nell’area multifunzionale di Marina Bay all'interno della quale, oltre al resort con più di duemila camere, ci sono anche un casinò, un centro congressi, due teatri, un museo di arte e scienza, un centro commerciale e numerose attrazioni tra cui addirittura una pista da pattinaggio!
Il punto migliore per ammirarlo nel suo complesso è dal lato meridionale della baia nei pressi del Merlion, la statua per metà pesce e per metà leone simbolo della città, che ne rievoca le umili origini di villaggio di pescatori quando si chiamava Temasek, ovvero "città di mare" in sanscrito. La testa rappresenta la città del leone, "Singapura". Una figura mitologica posizionata lì dove Sir Raffles sbarcò per primo nel 1819 durante la sua ricerca di una base di appoggio per gli inglesi sullo stretto di Malacca.
I Gardens by the Bay rappresentano un ulteriore fiore all’occhiello
tra le eccellenze progettuali della metropoli che ha scelto di aprire le
porte alla natura tra i palazzi con un parco di oltre cento ettari. Una
scelta che ne ha consacrato il ruolo di “città giardino”,
migliorando ulteriormente la già eccellente qualità della vita
dei suoi abitanti grazie alla bonifica di quest’area del centro.
È qui che sorgono due grandi serre climatizzate, il Flower Dome e il
Cloud Forest Dome, allo scopo di preservare rare specie di piante
provenienti da tutto il mondo degli ecosistemi, tropicale, arido e
mediterraneo. A queste strutture si aggiungono cascate con giochi d'acqua,
passerelle sospese a mezz'aria, ma soprattutto gli incredibili Supertree
Grove. Diciotto costruzioni a forma di albero, alte dai venticinque ai
cinquanta metri, ideate come punti di raccolta dell’acqua piovana
distribuita all'interno dei suoi punti verdi urbani e per il raffreddamento
delle serre. Ognuno di loro è completamente rivestito di pannelli
solari che di sera alimentano uno spettacolo di luci e suoni davvero
mozzafiato.
Agli edifici da primato si aggiunge anche Singapore Flyer, che fino al 2013
è stata la ruota panoramica più alta del mondo superata solo da
quella di Las Vegas.
Con i suoi cinque milioni e mezzo di abitanti batte anche il record di
città con la maggior densità di popolazione del pianeta.
Nonostante ciò è riconosciuta come una città estremamente
sicura, questo grazie anche a un sistema di regole rispettate da tutti e
parte integrante del senso civico locale che sa però prendersi in giro
sulle magliette e le calamite per turisti dove vengono elencati i divieti
più bizzarri per la mentalità occidentale.
DOVE MANGIARE: STREET FOOD E NON SOLO...
Singapore è anche l’unica città al mondo in cui si parlano
ufficialmente quattro lingue: inglese, cinese mandarino, malese e tamil,
sintesi di quel complesso mix di storia, tradizioni e religioni che la
caratterizza. Un melting pot vissuto all’insegna della convivenza
pacifica ed esempio virtuoso di successo non solo in ambito
politico-economico ma anche architettonico e gastronomico, trasformando la
visita dell’isola in una vera e propria esperienza multiculturale.
Una meta per foodies dove perdersi tanto tra ristoranti di chef rinomati
che reinterpretano le ricette della tradizione quanto tra i tipici locali
di cibo di strada come i Food Court e gli Hawker Center, dei grandi mercati
coperti con bancarelle e piccoli chioschi. L'incrocio tra diverse
tradizioni culinaria rende difficile quasi limitativo suggerire una breve
lista di ricette tipiche da provare. Oltre al pollo Hainan con riso, piatto
nazionale di Singapore, tra i must nella nostra top five sicuramente anche
il chilli crab, la zuppa laksa, gli involtini popiah e gli spiedini
satay. A Chinatown lo street food ha addirittura incoronato con una
preziosa stella Michelin il pollo alla salsa di soia con riso o noodle
dell’Hong Kong Soya Sauce Chicken Rice & Noodle.
Un quartiere vivace e caotico che fu la prima dimora dei numerosi cinesi
ora cittadini di Singapore, culla di innumerevoli tradizioni che si
ricordano attraverso splendidi edifici storici conservati con estrema cura
dove credenze e tradizioni centenarie sono ancora praticate e si fondono
con lo spirito di innovazione che la caratterizza. Le sue strade attirano
per le colorate shophouse, gli animati mercati, i negozi e i chioschi di
prelibatezze dai sapori esotici e speziati. È qui che, come in cucina,
i confini con malesi e indiani perdono la loro nitidezza e si possono
ammirare alcuni dei suoi edifici religiosi più importanti. Il Buddha
Tooth Relic Temple & Museum, è un edificio imponente di cinque
piani in cui sembrerebbe essere conservato un canino dell’illuminato.
Se l’autenticità della reliquia, custodita in uno stupa di oro
massiccio, è controversa, molto apprezzata è la sua collezione di
manufatti provenienti da tutta l'Asia. Particolarmente intensa
l’atmosfera durante il Vesak Day, una delle festività più
importanti per i buddisti che in questa data celebrano simbolicamente, la
nascita, l'illuminazione e la morte di Buddha.
Assolutamente magnifico anche il Tempio Sri Mariamman: realizzato nella
prima metà del diciannovesimo secolo seguendo lo stile dravidico
dell’India del Sud, è il luogo più antico in cui i
singaporiani possono professare la religione induista. Per il suo
significato architettonico e storico, è stato proclamato monumento
nazionale ed è una grande attrazione turistica. Il dettaglio che
probabilmente più di tutto caratterizza l’edificio è la
torre monumentale, il gopuram, riccamente decorata con sculture Brahma,
Vishnu e Shiva. In autunno, durante le celebrazioni del Thimithi Festival,
folle di devoti si accalcano per camminare sui carboni ardenti.
Intorno a Serangoon Road si concentra il cuore di Little India, altro
quartiere molto pittoresco dove l’aria profuma di spezie e gli amanti
dello shopping troveranno splendidi gioielli e sari di seta. Processioni,
danze e luci la renderanno ancora più animata durante il Deepvali, la festa delle luci che segue ai rituali per il Thimithi Festival.
Kampong Glam è la zona di aggregazione della comunità malese di
Singapore ed è un distretto etnico con una forte influenza
arabo-malese che ha fatto della Masjid Sultan il suo simbolo. La moschea si
distingue per la grande cupola dorata e i minareti, attirando intorno a
sé un fiume di persone persone perse tra bancherelle di cibo da
strada, pub, negozietti, ristoranti e locali di musica dal vivo.
DAL CENTRO ALL’AEROPORTO...
L’arrivo a Singapore è da record già in aeroporto, il
pluripremiato Changi, è uno tra i migliori hub del mondo. Un complesso di 10
piani il cui studio ha richiesto due anni di progettazione per ridefinire
l’esperienza in uno scalo aeroportuale che non si limita ad offrire
solo shopping e punti ristoro. L’attesa nelle sue rigogliose aree
verdi passa camminando tra giardini terrazzati, cascate, piantagioni di
orchidee e addirittura un’area di conservazione per diverse specie di
farfalle. Per chi è alla ricerca del divertimento un cinema, una
piscina aperta 24 ore su 24 e anche un canopy park.
Ma le novità per l'intrattenimento prima di un volo non finiscono qui.
Risale solo ad aprile 2019 l'inaugurazione del Jewel, opera faraonica collegata al terminal aeroportuale che ospita oltre a un'infinità di negozi anche hotel e ristoranti immersi nella Forest Valley, un lussureggiante bosco tropicale con passerelle, sentieri, ponti e perfino un passaggio sospeso in cristallo! Dal culmine dell’enorme serra scroscia il Rain Vortex, la cascata in-door più alta del mondo con un getto di ben 40 metri. Di sera, la colonna d’acqua si tramuta in uno schermo dove vengono proiettate suggestive immagini e giochi di luci... perchè non si corra mai il rischio di annoiarsi!
Tra i mille volti che tanto affascinano il viaggiatore oltre al mix eclettico di tradizioni, folklore e avanguardia, anche il piacevole clima tropicale con temperature calde tutto l'anno la rendono una meta perfetta ideale per ogni tipo di turismo.