Tappa al Bryce Canyon sognando il West.
Percorsi escursionistici, punti panoramici mozzafiato ma anche adrenalina in elicottero e la magia senza tempo di continuare a guardare in alto verso le stelle.
Le highway americane sono il simbolo per eccellenza di un viaggio che negli Stati Uniti ha il fascino della scoperta di un territorio immenso straordinario. Attraversano l’intero paese rivelando alcuni dei suoi panorami più scenografici. Kerouac, McCarthy e Fante, ispirati da questo potente andare, ci hanno regalato quei capolavori letterari che ancora oggi alimentano l’aspirazione alla partenza oltreoceano. Luoghi capaci di mescolare iconiche metropoli a paesaggi quasi teatrali. La rotta on the road verso il West è sicuramente una di quelle più idealizzate e capace di superare le aspettative nella realtà.
Attraversando lo stato dello Utah si tocca con mano una storia che non è opera dell’uomo ma di una natura che ha dato libero sfogo alla fantasia per millenni. Acqua e vento qui hanno eroso l’arida terra esaltando tutte le sfumature più intense e selvagge del colore del fuoco. Nel linguaggio dei nativi americani questa è la terra della “gente di montagna” e infatti la media di 3.400 metri raggiunta dai suoi rilievi è quella più alta di tutti gli States.
IL PICCOLO GIOIELLO DEI MIGHTY FIVE: BRYCE CANYON NATIONAL PARK
Sulle orme dei primi pionieri in questi luoghi incontaminati la meraviglia riempie gli occhi nei grandi parchi di Arches, Canyonlands, Zion, Capitol Reef, ma è del suo più piccolo tesoro che abbiamo scelto di andare alla scoperta: il Bryce Canyon.
Divenuto parco nazionale nel 1928, l’area prende nome dal mormone Ebenezer Bryce che a fine XIX secolo contribuì alla costruzione di strade e canali che rendessero accessibile e abitabile alle nuove comunità quello che lui stesso definì "il posto peggiore dove perdere una mucca".
Gli oltre 14.500 ettari della sua estensione offrono un labirinto magico fatto di gole, guglie e hoodoos, pinnacoli scolpiti nella roccia che costituiscono l’attrattiva più spettacolare e simbolica del parco. Secondo gli indiani queste peculiari formazioni sarebbero i malvagi “Legend People” che il dio Coyote trasformò in pietra per aver sfruttato la natura del luogo più del necessario. Questi insoliti camini delle fate raggiungono un'altezza che varia dal metro e settanta fino ai trenta metri. La geologia del luogo non è assimilabile in realtà a quella di un canyon ma piuttosto ad una grandiosa collezione di anfiteatri naturali a cavallo dell'altopiano di Paunsaugunt, le cui origini risalgono a 20 milioni di anni fa, formatasi per un processo di erosione di ghiaccio e acqua piovana piuttosto che da un corso d’acqua.
Dalle prime luci dell’alba lo spettacolo di cromie che cambiano a seconda dell’intensità solare lascia senza fiato: uno spettacolo di rosso e arancione infuocati che virano verso il viola quando scende la notte.
Il parco vanta un’interessante biodiversità grazie alla flora e alla fauna presenti nelle sue diverse altitudini dovute al dislivello di circa 650 metri. Alle quote più basse l’habitat è quasi desertico con ginepri, cactus e yucca, mentre sul plateau, dove le precipitazioni cadono più abbondanti, fitte foreste di pini ed abeti sono abitate da animali selvatici come la lince, il cervo e il cane della prateria.
Gli amanti del birdwatching avranno la possibilità di ammirare i rari esemplari di Condor della California, uno dei grandi uccelli predatori del nord America.
SPETTACOLARI PUNTI PANORAMICI, ATTIVITÀ ESCURSIONISTICHE E NON SOLO...
Assolutamente da non perdere la possibilità di una passeggiata per immergersi completamente in questo luogo remoto e incontaminato.
Diversi gli itinerari tra cui scegliere a seconda del grado di difficoltà e dell'esperienza naturalistica che si vuole fare. Tra i percorsi più semplici i brevi Sunset to Sunrise e Navajo Loop che possono essere fatti in giornata come pausa dinamica tra gli spettacolari view point che si snodano lungo la strada panoramica. Più lungo il Rim Trail che unisce i due belvedere che non possono essere tralasciati durante la vostra visita e che riempiranno di immagini fotografiche uniche le memorie dei vostri cellulari e macchine fotografiche: il Fairyland Point al Bryce Point. Se avete più tempo a disposizione i sentieri Riggs Spring Loop o Under the Rim, sono trekking più lunghi di uno o più giorni di cammino che si intrecciano e addentrano nei boschi, nei prati sotto le caratteristiche e splendide guglie di roccia.
Oltre che a piedi è possibile fare anche piacevoli passeggiate a cavallo con gli esperti ranger pronti a guidarvi in tutte le peculiarità del luogo.
Tra le altre visite accompagnate dal personale del parco sicuramente meritano una menzione speciale quelle notturne. A causa dell’assenza di inquinamento luminoso grazie alla distanza dai grandi centri abitati, la zona di Bryce Canyon è una delle mete predilette per tutti gli appassionati di astroturismo. Il clima secco favorisce, inoltre, l’aria tersa e molto limpida ideale per scattare immagini di grande impatto soprattutto per gli astro-fotografi. Con un po’ di fortuna la Via Lattea si presenterà nitida per essere immortalata e oltre alle stelle si potranno ammirare tra i pinnacoli anche i pianeti di Venere e Giove. Una volta l’anno viene addirittura celebrato un festival astronomico della Salt Lake Astronomical Society!
E se guardare il cielo non avesse saziato la curiosità per i più adrenalinici sono disponibili anche tour in elicottero per un punto di vista ancora più unico e mozzafiato.
QUANDO ANDARE E I SUGGERIMENTI SU DOVE DORMIRE
Bryce Canyon è aperto tutto l’anno ma trattandosi di un zona di montagna è bene attrezzarsi per eventuali temperature più fresche. A partire da ottobre le nevicate non sono rare e possono rendere non accessibili alcune aree.
Il Lodge at Bryce Canyon è l’unica sistemazione all’interno del parco, oltre all’invidiabile location, vanta un delizioso ristorante storico aperto nel 1920 e da sempre punto di riferimento per tutti gli esploratori dell’epoca. Altra soluzione, base ideale per esplorare lo Utah meridionale, è il Best Western Plus Ruby’s Inn, a solo un miglio dall’ingresso principale. Anche il Best Western Plus Bryce Canyon Grand è una buona opzione che permette di raggiungere con il vostro mezzo lo Zion National Park, il lago Powell e anche il Grand Canyon North Rim in breve tempo. Strategico per la vicinanza a ristoranti negozi ed esercizi commerciali il Bryce View Lodge.
Senti anche tu il richiamo all'immenso respiro del West americano?
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