A TU PER TU CON Marta Lion
Product Manager India presso Mistral Tour
“L’India.. l’unica cosa che non permette è di
restarle indifferente”.
Così scriveva il giornalista e scrittore Tiziano Terzani del Paese che
lo ha ospitato per alcuni anni. Chissà se Marta Lion, product manager
India di Mistral Tour ha provato le stesse sensazioni la prima volta che ha
messo piede in questo straordinario e controverso luogo.
Una cosa è certa, però: l’India le ha preso il cuore
perché quando ne parla i suoi occhi si illuminano.
“L’India è un’emozione fortissima, è vero che
non si può restarle indifferenti. O la ami o la odi.
Io ho scelto di amarla fin dal 1997, quando in Mistral Tour, dove mi
occupavo di Cina, mi è stata data l’occasione per un viaggio nel
paese. E non si è trattato di un semplice passaggio in India
…” ricorda Marta.
Colpo di fulmine? Travolgente. Soprattutto per una come me che arriva da una formazione culturale classica con una laurea in lettere con indirizzo storico e artistico. Trovarmi di fronte a templi, città e monumenti di valore artistico inestimabile, ma soprattutto così differenti tra loro è stata una rivelazione. E poi mi ha stupito la gente. Mi sono trovata subito a mio agio, con un’intesa che raramente ho riscontrato in altri popoli.
Ma c’è una ragione, vero? In effetti gli indiani sono di origine ariana come lo siamo noi occidentali. Proveniamo tutti da un unico ceppo centroasiatico e questa comunione di origine si avverte subito, fin dal primo momento. Basta uno sguardo, un sorriso, una stretta di mano per sentirsi come a casa e questo lo avvertono anche i nostri viaggiatori.
Chissà che cambiamenti avrai visto in questi anni… Davvero tanti, soprattutto nelle infrastrutture. Quando ho iniziato a lavorare le strade erano brutte e pericolose, gli alberghi pochi, le compagnie aeree interne poco affidabili. Oggi ci sono strade asfaltate, una scelta alberghiera vasta che spazia dalle catene internazionali alle strutture di charme e di prestigio come i palazzi dei Maharajah. L’India sta diventando un paese moderno a tutti gli effetti in molti campi.
A metà strada tra tradizione e innovazione?
La tradizione è sempre forte e presente ma il Paese ha voglia di
innovazione e di modernità. Ho un’opinione a proposito: penso
che questi due aspetti viaggino in parallelo ma soprattutto che
l’India non abbandonerà mai le proprie origini. Si tratta di un
Paese che non ha mai subito nel corso della sua storia momenti di forte
rottura con il passato, come invasioni o guerre intestine e le loro radici
continuano a essere molto forti.
Anche un fenomeno come Bollywood è un esempio di riuscito mix tra
tradizione e innovazione: si sfornano migliaia di film ogni anno, alcuni
anche importanti dal punto di vista internazionale, mostrando i diversi
volti dell’India, tra antico e moderno.
E questo contrasto tra antico e moderno si vede sicuramente nei vostri viaggi, immagino. Ma cosa proponete di nuovo?
Oggi le persone sono orientate alla ricerca della spiritualità. E per
questo abbiamo una serie di itinerari che vanno proprio in questa
direzione. A parte la città simbolo dell’India, Varanasi, che si
visita in diversi dei nostri viaggi, abbiamo creato un itinerario che si
chiama India Spirituale che tocca punti importanti per la religione
indù e per quella buddista. Come Haridwar e Rishikesh che ci portano
nel cuore dell’induismo verso le sorgenti del Gange, Dharamsala dove
ha sede il Dalai Lama, Amritsar luogo sacro della religione Sikh con il
magnifico Tempio d’Oro.
Non soltanto, da diversi anni stiamo cercando di far conoscere zone
dell’India meno note ma non per questo ricche di fascino, cultura e
storia. Come la regione del Gujarat che comincia ora a essere richiesta, un
viaggio magnifico, che tocca antichi siti archeologici, colline sacre,
città musulmane, parchi nazionali, monumenti storici e antiche grotte
buddiste.
Se dovessi convincere uno scettico ad andare in India cosa gli diresti? E
perché partire con Mistral Tour?
Gli direi di liberarsi di tutti i pregiudizi e di godersi un viaggio
straordinario in un luogo magico, che non può deluderlo. Se poi parte
con Mistral Tour ha la certezza di un prodotto particolarmente curato e
l’assistenza di un team straordinario, sia in Italia ma soprattutto
in India.
Quest’anno abbiamo puntato a rendere ancora più unici i nostri
viaggi curandoli nei dettagli, offrendo esperienze di viaggio con nuove
escursioni e visite, scegliendo con cura ristoranti che offrono cucina
locale, per esempio. E in più la maggior parte dei nostri tour ha
accompagnatore dall’Italia.
Oltre all’India, dove so che ti rechi spesso ogni anno per trovare nuovi itinerari insieme ai tuoi validi collaboratori in loco, ci sono paesi che vorresti visitare in particolare? Sicuramente tutti quelli dove posso trovare arte, storia e tradizione. Mi piacerebbe fare un viaggio in Birmania, tra i paesi in zona India, ma anche in Perù per vedere i luoghi dove hanno vissuto e regnato gli Incas.
Tra lavoro e impegni familiari hai del tempo libero? Ovviamente sì. Pratico yoga e leggo molto, soprattutto autori indiani ma anche i classici e poesie. E poi mi piace camminare in montagna o lungo i fiumi, mi aiuta a trovare la calma e la serenità.
Oggi va di moda meditare. Mai stata in un ashram?
Ancora no, ma non è detto che un giorno decida di ritirarmi in un
ashram, magari quando andrò in pensione. D’altronde, se seguo la
filosofia dell’induismo secondo cui la vita umana è divisa in
quattro stadi, e l’ultimo è quello dell’ascetismo, il mio
percorso è ancora tutto da costruire! Ma mai dire mai!
Concluderei con un Oṃ, che ne dite? *
* Oṃ: il mantra più sacro della religione induista.