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A TU PER TU CON Antonio D’Errico

Product manager, Estremo e Vicino Oriente presso Mistral Tour

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Un vero granata sa a memoria la formazione della squadra del Toro del Campionato 75-76, quando la squadra, capitanata da Radice, vinse il 7° scudetto, 27 anni dopo Superga.
Neanche una esitazione alla mia richiesta di elencare gli undici: Antonio D'Errico me li snocciola lì, uno dopo l'altro, come se avesse la formazione scritta sul desktop.
"Ebbene sì, il Torino é una delle mie grandi passioni, fin da quando ero bambino. Seguo il calcio anche se vado molto raramente allo stadio e preferisco seguire le partite in tv", confessa.
E poi c'é l'altra mia grande passione, l'archeologia che l'ha portato a sviluppare in Mistral Tour, viaggi ad alto contenuto archeologico in tutto il mondo. Oggi Antonio D'Errico é product manager dei cataloghi Vicino Oriente, Oman e Dubai, Estremo Oriente, Messico.
"Mi é sempre piaciuto studiare la storia antica, le grandi città e le vestigia lasciateci dalle importanti civiltà che si sono avvicendate nei secoli. All'epoca dell'Università viaggiavo per vedere luoghi che di solito i miei coetanei non consideravano nemmeno per una vacanza, come Efeso, Palmira, Cartagine."

Una meno impegnativa Ibiza no? C'ero già stato, sono un precursore! Comunque anche qui ci sono delle interessanti necropoli che risalgono all'epoca dei Fenici e dei Cartaginesi.

È proprio una mania la tua! E non è un caso se in Mistral Tour ho sviluppato viaggi in luoghi che eccellono per siti archeologici. Giordania, Israele, Iran, tutta l'Indocina, il Messico soltanto per citare qualche paese.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro? Innanzitutto l'opportunità di vedere luoghi che non conosco o se conosco già cercare degli aspetti nuovi che possano piacere alla nostra clientela. Diciamo che al primo posto c'è l'essenza del viaggio, ciò che rappresenta e quindi la scoperta. E poi mi piace anche l'aspetto tecnico, capire se ci sono i presupposti per programmare quella destinazione, se è facilmente raggiungibile e con quali mezzi, se gli hotel sono adatti al mio pubblico. Il tutto senza forzare le cose, perché; le località devono essere viste con leggerezza da chi viaggia. E amo lo stimolo, sempre. Per esempio quando devo creare da zero un itinerario su misura e particolarmente sfizioso per qualcuno, divento curioso e questo mi fa impegnare non soltanto per dare un servizio eccellente, ma per accrescere la mia conoscenza del mondo.

Se dovessi fare una classifica dei Paesi che hai visto e che ti piacciono di più... Non ho dubbi, al primo posto lo Yemen, indescrivibile tanto è bello, poi la Libia, per il fascino del deserto e per la sua storia, la Birmania, la vera culla dell'Asia, la Siria per l'archeologia e il Vietnam per i contrasti. Purtroppo in alcuni oggi è impossibile andare e chissà quando riapriranno le porte al turismo.

E le destinazioni del futuro? Restando in linea con la mia passione per l'archeologica, secondo me le mete del futuro sono Iraq e Afghanistan. Mi piacerebbe molto organizzare un viaggio in questi Paesi, ma non adesso, è ovvio. Potrebbero però diventare le destinazioni del futuro perché; sono ricchissime di storia, arte e cultura.

Quali paesi vorresti vedere nel breve medio termine? Mi piacerebbe visitare di più e meglio l'Italia, l'ho un poco trascurata ultimamente e poi mi sono ripromesso di vedere bene la Grecia, cosa che spero di poter fare presto.

C'è qualcosa che bolle in pentola? Qualche novità? Segreto… Diciamo che per i prossimi mesi spero e credo in una rinascita dell'Egitto, destinazione che è stata da sempre uno dei cavalli di battaglia di Mistral Tour e che mi auguro ritorni in auge, soprattutto per quanto riguarda i circuiti classici, le Piramidi, la Valle dei Re e la navigazione sul Nilo, che per me resta uno dei viaggi più belli che si possano fare. Stiamo lavorando nella promozione dell'Egitto, insieme all'Ufficio del Turismo.

Ce lo auguriamo tutti. Ultima domanda, secondo te a cosa è dovuto il vostro successo? Il successo di Mistral Tour e di Quality Group è che siamo sempre rimasti con i piedi per terra, curando in prima persona il prodotto e i servizi offerti, formando le guide in loco, lavorato fianco a fianco con la rete degli agenti di viaggi e creando i preventivi personalmente. E continuiamo a farlo anche ora che siamo cresciuti e i numeri sono aumentati.

Fischio finale. E Antonio D'Errico, torna a concentrarsi sui suoi siti… E non sono quelli sul web!