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Kazakistan


Anticamente abitato da numerose tribù nomadi conosciute come Saka, questa zona è stata per molti secoli teatro di guerre sanguinose e devastanti. Nel 1218, il Kazakistan fu invaso da orde mongole-tartare guidate da Genghiz Khan. Il Kazakistan, come l'intera regione dell'Asia centrale, fu incorporato nel vasto impero mongolo. Minato dalle guerre interne tra i signori feudali e il conflitto di liberazione dei popoli conquistati, alla fine si disintegrò in diverse alleanze tribali.

All'inizio del Medioevo, le città feudali iniziarono ad emergere e presto stabilirono un vivace commercio con i paesi vicini come la Cina, l'Iran e gli stati dell'Asia centrale. Nella seconda metà del XV secolo si formarono i primi khanati (stati) del Kazakistan. Ci furono guerre costanti tra i khanati: la disunione feudale e le lotte interne ostacolarono il progresso economico e culturale e indebolirono considerevolmente la capacità di difesa degli stati kazaki.

Nel 1731 fu firmato un atto sull'adesione volontaria del Kazakistan alla Russia. Nonostante la politica coloniale del governo russo, questo rappresentò un passo importante, che aprì ai kazaki l'opportunità di stabilire collegamenti economici e culturali diretti con il popolo russo. L'agricoltura iniziò a svilupparsi rapidamente e l'aumentare della produzione agricola, i legami commerciali ed economici del Kazakistan si sono ampliati. Alla fine del XIX secolo il capitalismo è penetrato nel settore agricolo, intensificando il processo di stratificazione negli auls (villaggi kazaki).

La Prima guerra mondiale, scoppiata nel 1914, arrecò molto danno anche al popolo kazako e all'intero popolo russo. Il bestiame, i foraggi e i prodotti agricoli furono requisiti. Vennero aumentati tasse e prelievi di ogni tipo. Dopo la ribellione dell'ottobre 1917, i bolscevichi ignorarono le differenze etniche del popolo e crearono il Kirghizistan autonomo socialista kazako. Cinque anni dopo, nel 1925, viene ripristinata la denominazione kazaka; all'autonomo kazako SSR fu data una capitale: Alma-Ata

Negli anni Cinquanta, Nikita Krusciov nominò Leonid Brezhenev Primo segretario del Kazakistan e lo incaricò di realizzare quello che fu in seguito noto come il progetto "Terre Vergini". Breznev trasformò le terre da pascolo in campi di grano e cotone, progetto che devastò la vita dei kazaki. Distanziati dalle loro principali fonti di autosufficienza - pane e carne -, divennero interamente dipendenti dalle importazioni dal resto dell'Unione Sovietica.

Dopo Breznev, divenne Primo Segretario Kunayev, il quale creò le cosiddette rivolte di Alma-Ata della fine degli anni Ottanta, le prime a scuotere le fondamenta dell'Unione Sovietica. Nel 1991, in seguito alla disintegrazione dell'Unione Sovietica, il Kazakistan divenne uno stato sovrano indipendente.