Botswana
Storia
Le prime popolazioni dell'odierno Botswana, come di gran parte dell'Africa australe, erano cacciatori-raccoglitori dei gruppi San e Khoisan. I Bantu, provenienti dalle regioni del Nord, giunsero qui verso il XVII secolo.
Intorno alla fine del XIX secolo ebbe inizio l'arrivo di coloni bianchi provenienti dal Sudafrica; nel 1885, durante la Conferenza di Berlino, il Botswana fu dichiarato protettorato britannico con il nome di Bechuanaland.
Nel 1966 il Paese divenne indipendente, come stato membro del Commonwealth. I buoni rapporti fra coloni e bantu furono rimarcati nella nuova nella costituzione: emblema di questa pacifica convivenza è la bandiera stessa su cui si trovano una striscia bianca e una nera accostate all'azzurro dell'acqua. Sir Seretse Khama, - già Re della tribù dei Bangwato e capo del Partito Democratico del Botswana - fu il primo capo di stato del Paese. Khama, considerato il padre della patria, regnò a vita insieme alla moglie Ruth, bianca di origini anglosassoni.
Nel 1980, a Seretse Khama successe Quett Ketumile Joni Masire, il quale abdicò a favore di Festus Mogae nel 1998; quest'ultimo delegò immediatamente gran parte dei poteri al primo ministro Seretse Jan Khama (il figlio di Seretse e Ruth, divenuto capo dello stato nel 2008). Dall'aprile del 2018 la carica è rivestita da Mokgweetsi Masisi.