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Colombia


La Colombia è una terra dalle mille sfaccettature: grazie a un tessuto etnico in cui convergono elementi amerindi, spagnoli e africani e a una varietà paesaggistica tra le più importanti del mondo, questo Paese accogliere i propri visitatori con un ventaglio sorprendente di stimoli. Le spiagge bianchissime lambite dal Mar dei Caraibi, la fitta e selvaggia bellezza della Foresta Amazzonica, l’imponente bellezza della Cordigliera delle Ande… la natura colombiana è una vera esplosione di vita, colori e bellezza. Lo stesso si può dire della sua popolazione che sa coinvolgere tutti grazie a un mix di ospitalità senza eguali, sorrisi sinceri, voglia di divertirsi e una coinvolgente passione per la musica. Ma non solo: la Colombia affascina anche per il suo ricco patrimonio storico, apprezzabile in città come Cartagena - gioiello dallo stile coloniale, soprannominata “l’Andalusa” - o Bogotà, metropoli vivace, futuristica e ricca di offerte culturali.

 

Le 5 cose da non perdere in Colombia

 

#Bogotà

Otto milioni di abitanti, venti quartieri, circa sessanta musei, oltre trenta biblioteche e quaranta teatri: Bogotà è una metropoli viva e coinvolgente, che riassume perfettamente i contrasti e lo spirito dell’intero Paese. La Candelara, il centro storico impreziosito da un importante patrimonio architettonico, affascina con il suo stile coloniale: nei pressi di piazza Bolivar  (al centro della quale si erge la statua dedicata al Libertador), sorgono i principali punti di interesse della città, come l’imponente Catedral Primada, il Palazzo di Giustizia, il Palazzo dell’Arcivescovo, la Capilla del Sagrario, la Iglesia de San Ignacio e gli imperdibili Museo Botero e Museo dell’Oro (dove ammirare la collezione di questo genere più importante del mondo, con ben 34mila reperti in oro massiccio di arte precolombiana).  Il cuore più moderno di Bogotà pulsa invece nei quartieri di Chapinero - l’ideale per immergersi in un’atmosfera più frenetica ma altrettanto affascinante e autentica, con bar, ristoranti, negozi e locali di tendenza - e Usaquén, angolo chic della città, famoso per il suo mercatino delle pulci e contraddistinto dalla convivenza di palazzi dall’architettura coloniale e costruzioni contemporanee. 

#2 Cattedrale di Sale di Zipaquirà

Raffinata opera d’arte e di ingegneria, questa chiesa dedicata alla Madonna del Rosario è stata costruita all’interno di una ex miniera di sale, a 180 metri di profondità. Per realizzare questa struttura unica nel suo genere che unisce architettura e geologia, sono state rimosse 250 mila tonnellate di sale grezzo. Il risultato vi lascerà a bocca aperta: il percorso per raggiungerla si dipana lungo un tunnel in cui si susseguono le quattordici piccole grotte che rappresentano le stazioni della Via Crucis, ricche di sculture intagliate a mano. L’ultima grotta corrisponde alla navata centrale della cattedrale: qui si trova una croce in pietra più grande mai custodita sotto terra. Un sapiente gioco di luci bianche e blu fanno brillare la gemma di sale, dando vita a un’atmosfera magica e suggestiva.

#3 Medellìn

Grazie al suo clima costantemente temperato, Medellìn è conosciuta come la città dell’eterna primavera e, finalmente, questo nome può davvero renderle giustizia anche a livello sociale. Dopo un passato turbolento, infatti, negli ultimi anni, è stata protagonista di una serie di progetti che ne hanno riqualificato l’immagine, da roccaforte del narcotraffico a modello virtuoso mondiale. A sancire questa trasformazione, nel 2013, lo Urban Land Institute l’ha incoronata città più innovativa del mondo. Oggi Medellìn vanta un’offerta culturale di prim’ordine con un gran numero di musei, biblioteche e gallerie d’arte, oltre che una serie di spazi civici e infrastrutture innovative. Tra queste, sono da segnalare le moderne cabinovie che collegano il centro città ai barrio circostanti e regalano una vista panoramica sulla Valle d'Aburrá. Da non perdere, in centro, la Plazoleta con le ventritre sculture donate da Botero alla città. Negli ultimi tempi, inoltre, Medelìn ha visto incrementare il turismo per un motivo molto particolare: il successo della serie TV Narcos, infatti, ha portato un aumento di curiosi appassionati delle vicende romanzate in questa produzione. Una delle mete preferite da chi vuole scoprire i luoghi di Escobar è Mónaco, nel barrio Santo Domingo Savio: un edificio di sei piani che nel 1988 venne bombardato dal cartello di Cali, rivale di Escobar.

#4 Il mercatino guambiano di Silva

Per conoscere davvero tutte le sfumature della Colombia, è d’obbligo una visita alle comunità indigene: in la Guambia, un’area montuosa circondata da piantagioni di canna di zucchero, si trova il villaggio di Silva. Questa regione poco conosciuta e splendida si trova ai piedi della cordigliera centrale, la spina dorsale della Colombia, a nord-est del dipartimento di Cauca. Situato a poche miglia più a nord del Mascizo Colombiano, il punto in cui la cordigliera andina si divide in tre, la Guambia è dominata da enormi vulcani e vette da cui nascono molti fiumi che vengono ad abbeverare i páramos sottostanti. Qui, ogni martedì, gli indios  Guambiano, artigiani e agricoltori, allestiscono un pittoresco mercatino dove commerciano ortaggi , frutta, e articoli di artigianato, vestiti con il tradizionale anoacos. Un’esperienza autentica, fatta di colori, gesti, profumi e sapori che vi parleranno dritti al cuore per trasformarsi in ricordi indelebili. 

#5 Parque Arqueologico Ciudad Perdida

Il Parco archeologico di Ciudad Perdida si trova sulla parete nord della Sierra Nevada de Santa Marta nella parte superiore del bacino del fiume Buritaca, tra i novecento e i milleduecento metri sul livello del mare. In questo sito archeologico, conosciuto anche come Buritaca o Teyunaun, un tempo sorgeva una città antica che pare essere fondata circa 650 anni prima di Machu Picchu. La zona venne scoperta nel 1972, nonostante fosse già frequentata dalle tribù locali Arhuaco, Kogui e Arsari: un gruppo di saccheggiatori di tesori rinvenne alcuni gradini in pietra che conducevano sulla montagna e alcuni reperti cominciarono a circolare nel mercato nero. Le autorità, allora, cominciarono a indagare e scoprirono l’esistenza di questo antico luogo, rivelandone l’esistenza al pubblico tre anni più tardi. Oggi si pensa che Ciudad Perdida, anticamente, fosse il centro politico e manifatturiero della regione e ospitasse fino a ottomila abitanti, per poi essere abbandonata a seguito dell’arrivo degli spagnoli. Salite i duemila gradini di pietra immersi nella giungla che portano al sito archeologico, ammirate la sua rete di strade tegolate, le sue numerosi terrazze e i centri cerimoniali… la Ciudad Perdida vi accoglierà con la sua mistica aura di mistero.