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Giordania


Immaginate lunghe carovane di cammelli che percorrevano la Strada dei Re per trasportare l’incenso che veniva commercializzato in cambio di spezie... è dai tempi più antichi che la Giordania ha sviluppato uno spirito spiccatamente incline ad accogliere viaggiatori. Un’attitudine che continua ancora oggi e si traduce in un’accoglienza calorosa da parte di un popolo genuinamente ospitale. Questa terra è infatti da sempre crocevia di popoli e culture - dai mercanti nabatei alle armate musulmane, dai legionari romani ai crociati - che hanno lasciato traccia di sé con monumenti e opere d’arte dal fascino ancestrale. Proprio grazie a questo mix di suggestioni, che attraverso i secoli hanno plasmato l’atmosfera di questa terra, la Giordania è da sempre la meta ideale per gli amanti della storia, dell’arte, delle religioni e delle culture. Gli spettacolari scenari naturali (come quelli offerti dai canyon nel deserto, dal Mar Rosso e dal Mar Morto) sigillano il fascino di una terra dalle mille sfumature che sarà difficile da dimenticare.

 

5 cose da non perdere in Giordania

 

#1 Amman

Solo apparentemente austera, la città di Amman - emblema perfetto di quel mix di culture ed etnie che rappresentano il DNA del Paese - sorprende per un cuore dalle mille sfaccettature, dove antico e moderno si bilanciano alla perfezione, in un mood cosmopolita e dinamico. Edifici moderni e gallerie d’arte si affiancano a bazar e botteghe tradizionali. La cittadella, con la sua ampia area archeologica, rappresenta invece lo scrigno che cela le gemme più preziose del suo importante passato. 

#2 Petra

Petra è senza dubbio l'attrazione turistica più popolare in Giordania, decretata una delle sette meraviglie del mondo. Situata nella parte sud-occidentale del paese, l’antica capitale dei Nabatei, fu costruita nel I secolo a.C.. I Nabatei - un popolo nomade del deserto  - scolpirono meravigliose strutture, edifici, caverne, templi e tombe nelle pareti del canyon di arenaria rosa e rossa, creando una città mozzafiato che rivestì il ruolo di importante centro commerciale per circa cinquecento anni, collegando carovane di cammelli tra il Mediterraneo e il Mar Arabico, dall'Egitto alla Siria e oltre alla Grecia. La città visse poi un lento declino, venne abbandonata e rimase nascosta per quasi due secoli: fu solo nel 1812 che l'esploratore svizzero John Lewis Burckhardt scoprì la presenza della città perduta, che fu dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1985. Si giunge al centro della città passando attraverso il Siq, uno stretto punto di accesso delimitato da altissime rupi: una volta arrivati è possibile ammirare gli splendidi monumenti della città, tra cui spicca il cosiddetto “Tesoro” (ovvero un sepolcro in cui, secondo la leggenda, un faraone egizio decise di nascondere il proprio tesoro).

#3 I castelli del Deserto

I castelli del deserto della Giordania, così chiamati per via della loro imponente statura, servivano in realtà come punti di ristoro e avamposti in cui i governanti lontani potevano stringere legami con i beduini locali. Splendidi esempi della prima arte islamica e dell'architettura del luogo, sono testimoni di un'epoca affascinante nella ricca storia del Paese. I loro raffinati mosaici, gli affreschi, le sculture in pietra e gli stucchi sono infatti narrano com'era la vita qui durante l'ottavo secolo. Uno dei più apprezzati dai turisti è senza dubbio il castello di Amra, uno dei monumenti omayyadi più eleganti e meglio conservati, parte di un più esteso complesso eretto  nel 711, inserito tra i Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO. Da non perdere anche Azraq, costruito come fortezza dai Califfi nel 1237 ma noto come il castello di Lawrence d'Arabia, caratterizzato da una forma irregolare quadrangolare, con mura alte otto metri fortificate sugli angoli da imponenti torrioni. Da qui, durante la Prima Guerra Mondiale, il celebre paladino del nazionalismo arabo guidò la rivolta contro i turchi.

#4 Il sito archeologico di Umm al-Rasās

Il sito archeologico di Umm al-Rasās,  dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall’UNESCO nel 2004, è situato nella parte centro-orientale del Paese. Si tratta di un antichissimo insediamento con resti di età romana e bizantina risalenti al periodo compreso fra il III e il IX secolo. L’area è conosciuta soprattutto per la bellezza dei suoi pavimenti a mosaico: particolarmente pregiati sono quelli presenti nella chiesa bizantina di Santo Stefano, in cui vengono raffigurati i centri urbani che sorgevano anticamente nella regione. Nel sito sono inoltre state ritrovate due torri che sembrano essere le uniche testimonianze della pratica dei monaci stiliti, anticamente molto diffusa nella Chiesa orientale. Gli scavi, iniziati nel 1986 all'estremità nord del sito, proseguono tuttora: gran parte del sito rimane infatti ancora da scoprire.

#5 La Valle della Luna

L'Area protetta del Wadi Rum, situata all’interno del territorio della tribù beduina seminomade degli Howeitat e abitata già 40mila anni fa, ha rappresentato da sempre un percorso naturale per il passaggio delle carovane da e verso l’Arabia Saudita. Chiamata anche Valle della Luna, è famosa per il suo splendido paesaggio desertico, silenzioso e senza tempo: è stata dichiarata Patrimonio naturale e culturale dall'UNESCO per il suo variegato paesaggio desertico costituito da una serie di gole strette, spettacolari montagne di arenaria rossa, dune, archi naturali, alte scogliere ed enormi caverne. Petroglifi, iscrizioni e resti archeologici nel sito testimoniano ben 12mila anni di occupazione umana.