Australia
Storia
Si ritiene che gli aborigeni australiani siano arrivati qui via mare dal sud est asiatico durante l’ultima era glaciale circa 50mila anni fa: dall’arcipelago indonesiano arrivarono alcune tribù che conquistarono il Nord dell’Australia. L’afflusso di nuovi popoli nel Nord è testimoniato da reperti che documentano uno spostamento, dal Nord verso il Sud, da parte di popolazioni primitive locali proprio a causa di invasioni provenienti dalla zona settentrionale dell’isola. Caccia, pesca e raccolta di frutti erano le attività principali dei popoli che vivevano queste terre. La varietà di ambienti presenti in questo continente ha dato luogo a differenze anche sostanziali tra i popoli che hanno abitato le diverse aree dell’Australia. Per esempio, le abitazioni assumono differenti strutture a seconda della zona geografica: sono visibili infatti siti con case di pietra nelle regioni più ventilate e palafitte nelle zone più umide. Così anche il vestiario si differenzia a seconda delle zone in cui si sono insediate le tribù: in quelle più fredde le popolazioni vestono pellicce, mentre in quelle più calde l’unico indumento è un perizoma. Tra i vari utensili utilizzati ricordiamo il boomerang, divenuto uno dei simboli dell’Australia, strumento molto utile e ingegnoso. Nonostante la diversità dei loro territori - dai deserti dell’Outback alle foreste pluviali tropicali, fino alle montagne innevate - i popoli aborigeni condividono tutti la credenza in un perenne e magico regno. Secondo le leggende aborigene, antenati spirituali totemici hanno dato origine a tutti gli aspetti della vita. Questi spiriti-antenati continuano a collegare tra loro la terra, i fenomeni naturali, gli uomini e anche il passato, il presente e il futuro. Si calcola che oggi gli aborigeni nel territorio australiano siano meno di 230mila (la popolazione aborigena all'arrivo dei primi europei sembra fosse fra le 500mila e un milione di persone).
Il primo navigatore che mise piede in Australia fu lo spagnolo Luis de Torres nel 1606, ancora oggi uno stretto porta il suo nome. A questi seguirono A.J. Tasman che scoprì nel 1642 l’attuale isola della Tasmania, mentre nel 1770 J. Cook prese possesso dell’Australia orientale che battezzò Nuovo Galles del Sud. La prima colonizzazione dei bianchi avvenne nel 1770. All’arrivo dei primi coloni gli aborigeni si dimostrarono restii ad un avvicinamento, dal canto loro i bianchi consideravano gli Aborigeni una razza priva di alcun diritto. Solamente con la Seconda Guerra Mondiale, la situazione andò migliorando per gli aborigeni. La lotta per la parità dei diritti vide finalmente un epilogo quando la popolazione bianca, vedendo l’Australia minacciata da un’invasione giapponese, accettò le richieste presentate dagli aborigeni. Ancora oggi però il processo di uguaglianza è un percorso lungo e a volte difficile.
Avendo gli Inglesi perso le proprie colonia in America, dopo il 1787 dirottarono i loro interessi commerciali verso queste terre. L’Australia divenne una colonia penale e a Botany Bay vennero rinchiusi i prigionieri condannati all'ergastolo, obbligati ai lavori forzati per estrarre le risorse minerarie che poi venivano inviate in Gran Bretagna. In questo periodo cominciò ad affermarsi il New Wales Corp, costituito da ufficiali ai quali vennero destinate terre e forza lavoro, che pian piano divenne così potente da sfidare i Governatori nominati dalla madrepatria. È in questo periodo che si manifesta il dominio della nuova classe sociale: i militari-padroni, tanto forti da sfidare i Governatori di nomina regia. I Governatori ben presto realizzarono che per questo ricco territorio servivano nuovi coloni così concessero alcune terre ai nuovi deportati, questa azione provocò la ribellione dei militari-padroni che si vedevano sottratte le proprie ricchezze. Nonostante gli scontri l’esplorazione dell’Australia proseguì e nel Victoria fu scoperto nel 1850 un giacimento d’oro che subito provocò una corsa all’oro di massa: i cercatori d’oro entrarono così in conflitto con i pastori nomadi che facevano pascolare le greggi nelle vaste distese di prati dell’Australia del sud. Ancora oggi in questa zona l’allevamento di pecore merino è un’attività fiorente e redditizia.
Questi continui scontri e il fatto che queste vaste terre fossero senza un governo locale portò i Governatori a costituire una confederazione: nel 1901 l’Australia divenne uno Stato Federale indipendente suddiviso in due territori (Northern e Australian Capital Territory) con sei stati autonomi: Nuovo Galles del Sud, Victoria, Queensland, Australia Occidentale, Australia Meridionale, Tasmania. Nonostante l’indipendenza i rapporti con il Regno Unito si mantennero buoni, tanto che l’appoggio inglese fu decisivo quando il Giappone tentò di invadere l’Australia nel secondo conflitto mondiale.
l 1º gennaio 1901 nasce il Commonwealth, o federazione d'Australia, come dominio, all'interno dell'Impero britannico. L'Australia era ormai indipendente, anche se gli ultimi legami legali con il Regno Unito non furono recisi fino al 1986. Nel 1999, la popolazione è stata chiamata a votare su un referendum per effettuare un cambio costituzionale e trasformare l'Australia in una repubblica, con un presidente a sostituire la regina come capo dello stato, ma è stato rifiutato. Al 2007 l'Australia è rappresentata da contingenti militari sia in Iraq che in Afghanistan, in linea con il blocco occidentale di riferimento. La sua collocazione geografica pone tuttavia il Paese a stretto contatto con i problemi del Sud-Est asiatico, ed in particolar modo delle isole del Pacifico. Cina e Giappone, che completano l'elenco delle maggiori potenze della regione, non sono coordinate tra loro e neppure gradite ai Paesi più piccoli. L'Australia si è così trovata più volte ad intervenire nel 2006 per le turbolenze politiche di Timor Est e delle Isole Salomone e, precedentemente, di Nauru, Vanuatu, Papua Nuova Guinea.
