Namibia
La Namibia è stata influenzata da varie culture durante la colonizzazione e ha cominiciato una vera e propria rinascita dall'ombra dell'aparthei, a parire dal 1990. Ciò che è emerso è un vero senso di unità nella diversità, l'unione di almeno 11 grandi gruppi etnici, ognuno dei quali celebra il proprio passato
Questa diversità si trova nell'abbigliamento, nella lingua, nell'arte, nella musica, nello sport, nel cibo e nella religione. Si tratta di un vero e variopinto collage.
Le culture namibiane sono diverse tra di loro. I Rehobothers assomigliano molto alla cultura rurale afrikaner della metà del XX secolo, mentre i Nama hanno più cose in comune con le altre comunità pastorali nere, e i "Cape Colored" hanno una cultura urbana distinta con elementi sia neri che europei.
Le culture nere del nord, sebbene distintive per quanto riguarda il linguaggio e le forme di musica e danza, si formarono da un contesto agricolo misto, diverso da quello dei Damara e degli Herero. I San sono un caso a parte e per certi versi doloroso perché la loro cultura è stata contamintata quando furono ridotti a servitù nei ranch e dallo sfruttamento in tempo di guerra.
A eccezione dei San, le culture namibiane sembrano essere vive e in evoluzione, non da ultimo nelle aree urbane.
Si osservano numerose festività e feste, la maggior parte delle quali sono di importanza religiosa o storica, anche se non necessariamente di contenuto attuale specifico.
Gli sport sono popolari sia tra gli spettatori che tra i partecipanti. Un'ampia varietà di attività sportive è seguita dalle comunità bianche, tuttavia le comunità nere si concentrano maggiormente sul calcio.
