Tibet
Arte
Il Tibet è rinomato per i suoi dipinti religiosi su rotolo (thang-ka), immagini in metallo e stampe su blocchi di legno.
Ci sono tre categorie di immagini, che rappresentano le divinità pacifiche, moderate e arrabbiate, e tre scuole di pittura, lo Sman-thang, Gong-dkar Mkhan-bris e Kar-ma sgar-bris, che si differenziano per tonalità di colore e raffigurate espressioni facciali.
La ricca e antica cultura è in gran parte basata sulla religione. Il gar e il 'cham sono danze stilistiche eseguite dai monaci; rievocano il comportamento, gli atteggiamenti e i gesti delle divinità.
Antichi racconti leggendari, eventi storici, canzoni classiche e dibattiti musicali sono messi in scena in modo elaborato e all'aperto sotto forma di opere, operette e drammi.
Le canzoni e le danze popolari delle regioni locali sono piene di colori, gioia e semplicità.
Usanze
Le cerimonie matrimoniali tradizionali prevedevano consultazioni sia con un lama che con un astrologo per prevedere la compatibilità di una coppia. La firma di un contratto di matrimonio era seguita da una cerimonia ufficiale a casa dello sposo. L'apparizione in un tempio o davanti a un'autorità civile non era richiesta.
Ora è più comune che le coppie si incontrino a riunioni pubbliche e poi chiedano il permesso alle rispettive famiglie di sposarsi. Dopo che una coppia si è ufficialmente sposata (in genere a casa dello sposo), le bandiere di preghiera vengono issate dal lato della sposa della famiglia sul tetto della casa e tutti partecipano al banchetto di nozze.
Quando si verifica una morte, i membri della famiglia fanno contributi di beneficenza nella speranza di garantire una migliore reincarnazione per il defunto. In caso di morte di un'importante figura religiosa, il suo cadavere viene conservato in una tomba o stupa (monumento commemorativo buddista). Le pratiche funerarie tibetane tradizionali sono descritte nel Bardo Thödol ("Libro dei morti" tibetano).
Una sciarpa bianca viene offerta durante i saluti, le visite ai santuari, le cerimonie di matrimonio e di morte e altre occasioni. La tradizione deriva dall'antica usanza di offrire abiti per adornare le statue delle divinità. A poco a poco, si è evoluto in una forma di saluto e l'offerta della sciarpa bianca, che simboleggia la purezza, è diventata consuetudine.
Un'altra tradizione è quella di issare bandiere di preghiera su tetti, tende, colline e quasi ovunque si possa trovare un tibetano. Queste bandiere significano buona fortuna.
Cucina
Il cibo base tibetano è la pasta di farina a base di orzo tostato, che viene consumata quotidianamente.
Altri piatti importanti includono prodotti da forno a base di farina di frumento, carne di yak, montone e maiale.
Anche i latticini come burro, latte e formaggio sono popolari.
Due bevande, tè e birra d'orzo, sono particolarmente degne di nota. Il tè in mattoni proveniente da altre parti della Cina e le foglie di tè tibetane locali vengono bollite in acqua gassata.
Feste e Celebrazioni
I festival hanno carattere sia nazionale che locale. Tra quelle più importanti ci sono le festività dell’anno nuovo.
Il primo giorno del primo mese del calendario tibetano (febbraio o marzo del calendario gregoriano) è contrassegnato dalle celebrazioni del nuovo anno in tutto il Tibet. Monasteri, templi, stupa (santuari all'aperto) e cappelle domestiche vengono visitati all'alba e vengono fatte offerte davanti a statue e reliquie di divinità e santi.
Le celebrazioni del nuovo anno sono quasi immediatamente seguite dalla festa dello Smom-lam ("preghiera"), che inizia tre giorni dopo il nuovo anno e generalmente si celebra per 15 giorni, anche se la durata della festa varia da luogo a luogo.
Superstizioni
La superstizione è importante in Tibet. Un viaggiatore che incontra un corteo funebre, la fonte di acqua corrente, o un passante che trasporta una brocca d'acqua è considerato avere una buona fortuna in attesa.
Se un avvoltoio o un gufo si appollaiano su un tetto, si ritiene che presto la morte o la sfortuna colpiranno la famiglia.
Se la neve cade durante una processione matrimoniale, si ritiene che gli sposi dovranno affrontare molte disgrazie o difficoltà.
